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I dati del’assistenza pubblica in Trentino nel 2010. A confronto i tre modelli di assistenza: ambulatorio pubblico, dentista convenzionato e dentista privato
[mercoledì 2 febbraio 2011]

Da quanto nel 2007 la Provincia autonoma di Trento decise di cambiare il modello di assistenza privilegiando quella diretta rispetto all’indiretta le polemiche tra professione, Cao in testa, e Assessorato alla sanità non sono certo mancate. Ultima in ordine cronologico quella sui limiti di budget imposti agli studi dentistici convenzionati come vi avevamo raccontato.

Ora l’Assessore Ugo Rossi, rispondendo ad una mozione presentata da un consigliere di opposizione, ci offre la possibilità di conoscere i dati sull’odontoiatria pubblica trentina erogata nel 2010.

Quasi 24 mila i cittadini assistiti dei quali 16.300 nelle strutture dell’Asl mentre 7.400 presso i 15 studi odontoiatrici privati convenzionati. 76.945 le prestazioni erogate negli ambulatori pubblici, 55.758 quelle dai dentisti convenzionati di cui 50.144 per cure secondarie, 539 per trattamenti ortodontici e 5.075 per riabilitazione protesica mediante dispositivi fissi o mobili.

Decisamente meno rilevante l’assistenza indiretta: 1.050 i cittadini che hanno utilizzato il proprio dentista pagando per intero la prestazione e chiedendo poi il rimborso all’amministrazione pubblica (che rimborsa secondo le tariffe stabilite per gli ambulatori convenzionati). Va ricordato che questo tipo di assistenza deve essere autorizzata dalla Provincia ed è prevista solo se i tempi di attesa per la prima visita negli ambulatori pubblici o in quelli convenzionati superano i 45 giorni.

Chi ha scelto l’assistenza pubblica è prevalentemente un cittadino italiano (un terzo degli assistiti gli stranieri) in prevalenza con una età compresa tra i 19 e i 64 anni.

La Provincia ha sborsato nel 2010 per l’assistenza odontoiatrica 5.681.848 euro. Dal punto di vista economico per l’amministrazione trentina il modello più conveniente è quello gestito all’interno delle strutture pubbliche visto che il costo medio per assistito, dichiarato, è di 405 euro; 448 euro il costo per l’amministrazione dei cittadini che hanno scelto l’assistenza indiretta mentre decisamente più costosa quella fornita dai convenzionati: 576 euro per ogni cittadino assistito. Dal punto di vista del paziente risulta meno conveniente, dal punto di vista economico, quella indiretta perché comporta una partecipazione di spesa consistente, nulla invece viene richiesto per quella offerta dagli ambulatori pubblici mentre è quantificata nel 9,87% del costo totale della prestazione per quella fornita dai dentisti convenzionati.

Per capire come funziona il “modello trentino” vi consigliamo un articolo pubblicato sul numero 01 del Giornale dell’Odontoaitra.

 


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