Chi Siamo Iscriviti Archivio L'Esperto risponde Archivio SOle 24 Ore Odontoiatria  
ENPAM mette in vendita 5 mila immobili ritenuti non più “redditizi”
[lunedì 7 marzo 2011]

La Fondazione ENPAM ha deliberato di avviare un piano di dismissione che riguarda quasi 5.000 abitazioni: 4.500 abitazioni in Roma, di 140 a Latina, di 200 a Pisa e 32 a Firenze. Gli immobili in Roma, precisa la Fondazione, sono stati valutati dall’Agenzia del Territorio, organismo istituzionale individuato in accordo con le organizzazioni degli inquilini. Il valore complessivo così determinato è di 1,260 miliardi di euro. I prezzi di vendita delle singole unità immobiliari verranno stabiliti dal Consiglio di amministrazione della Fondazione sulla base dei valori indicati dall’Agenzia del Territorio e applicando uno sconto agli inquilini.

La Fondazione ENPAM ha deliberato di iniziare la dismissione nel corso del 2011; entro fine anno, a Roma, è prevista la vendita degli immobili residenziali per circa 80 milioni di euro. Nel 2012 l’Ente previdenziale di medici e dentisti prevede di vendere altri immobili per circa 400 milioni di euro.

“Si conta –chiarisce una nota- di arrivare alla stessa cifra nel 2013. Le operazioni restanti (380 milioni), secondo la tabella di marcia deliberata, avverranno dopo il 2013. Tuttavia, il Cda non ha ancora deciso quali immobili verranno messi in vendita nel 2011 (né quali verranno venduti nel 2012, 2013 o oltre).

La decisione di vendere gli immobili è la conseguenza dell’intenzione di ENPAM di puntare su altri investimenti.

“L’ENPAM – spiega Alberto Oliveti, vice-presidente vicario della Fondazione ENPAM- ha come obiettivo quello di assicurare pensioni e assistenza ai propri iscritti. Per fare questo deve mettere efficacemente a reddito i contributi incassati e far sì che gli investimenti rispecchino lo scadenziario degli obblighi che si è assunto, come il pagamento delle pensioni a certe date e il rispetto degli equilibri attuariali fissati dalla legge. Per questo è opportuno che il consistente patrimonio accumulato negli anni venga gestito con sempre maggiore dinamicità”.

“Per quanto riguarda la componente immobiliare che storicamente è stata preminente, –continua Oliveti- si è puntato negli ultimi anni a qualificarla e a diminuirne il peso relativo rispetto al totale del patrimonio. In futuro verrà gestita facendo ricorso sempre di più allo strumento dei fondi immobiliari, anche per via dei vantaggi fiscali esistenti, privilegiando l’investimento nel settore uffici-commerciale e, in previsione, anche in quello professionale”.


Riproduzione vietata Ritorna alle notizie
Aiutaci a mantenere viva l'informazione de ildentale: abbonati

 
Questo sito utilizza cookie di profilazione propri e di altri siti per inviare all'utente comunicazioni commerciali in linea con le preferenze manifestate durante la navigazione.
AVVISO: D-Press sas informa che, accedendo al sitowww.ildentale.it l'utente acconsente all'uso dei cookies per le finalità sopra indicate.
Proprietà D-Press sas PI:01362010058 redazione@ildentale.it