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Gli odontoiatri ricaricano fino al 300% il costo della protesi. I dentisti: “gestire lo studio costa”. Polemica mezzo stampa tra dentisti ed odontotecnici
[venerdì 11 marzo 2011]

“Su un ponte il ricarico arriva al 300%. L’odontotecnico chiede 600 euro al medico, che ne vuole 2.000 dal paziente”. E’ questo il titolo di un articolo di Riccardo Bianchi pubblicato oggi sull’edizione di Firenze del quotidiano La Repubblica che ha dedicato all’odontoiatria ben due pagine.

L’inchiesta punta, intuiamo, a capire quali siano le cause che portano un cittadino a spendere per lo stesso tipo di protesi (un ponte di tre elementi) 1.500 euro se si rivolge all’ambulatorio dell’Asl oppure tra i 2.000 ed i 2.500 se va da un dentista privato.

Per spiegarlo ai lettori il giornalista parte dall’inizio descrivendo cosa è un ponte e quali sono i passaggi clinici e tecnici che vengono eseguiti prima di cementarlo in bocca. Poi comincia a fare i conti partendo dal laboratorio odontotecnico.

Alfredo Paduli, presidente regionale del Collegio Italiano Odontotecnici spiega che “se si tratta di metallo vile, una corona finita al dentista costa circa 100 euro e un ponte 300 se invece è metallo nobile, allora il prezzo della corona varia dai 150 ai 200 euro e il ponte da 450 a 600”.

Ma al paziente il ponte costa tra i 2.000 e i 2.500 euro, rileva il giornalista.

“Certo nei 2.000 (o 2.500) euro finali sono comprese le ore di lavoro del medico, così come le spese dell´attività –si legge nell’articolo-. Secondo la Commissione Odontoiatrica dell´Ordine dei medici, per aprire uno studio servono 200mila euro, sommando affitto, personale e altro agli 80mila euro di apparecchiature”.

E nella struttura pubblica quanto costa lo stesso ponte?

1.500 euro spiega Marco Massagli responsabile dell’odontoiatria dell’ASL fiorentina; 600 euro per coprire il consto del laboratorio più 90 euro ogni ora di lavoro dell’odontoiatria pubblico che per fare un ponte ne impiega cinque.

Certamente meno del dentista privato ma, aggiungiamo noi, essendo una struttura pubblica il ponte non dovrebbe essere istallato gratuitamente come avviene per un anca artificiale o un pacemaker? Così l’ambulatorio pubblico rischia di trasformarsi un centro low-cost finanziato, in parte, dalle tasse dei cittadini.

Intanto, informa La Repubblica l’Asl di Firenze ha ottenuto dal Ministero della Salute un finanziamento di 7,5 milioni di euro per ristrutturare una villa che dovrebbe accogliere una nuova clinica odontoiatrica pubblica. La Regione, invece, pensa di non rifinanziare il progetto prevenzione che in questi anni ha puntato a prevenire la carie e curare i ragazzi di 7-8 anni: costo dell’progetto un milione di euro l’anno.

 


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