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Verifiche fiscali su professionisti e piccole aziende: le Entrate pubblicano gli indirizzi operativi per ottimizzare i controlli
[giovedì 19 maggio 2011]

Con la circolare 21/E l’Agenzia delle Entrate fornisce ai propri uffici territoriali le indicazioni per “ottimizzare” le attività di contrasto dell’evasione fiscale.

Sottolineando come nel 2010 siano stati “pienamente raggiunti gli obiettivi strategici, per le attività di prevenzione e contrasto dell’evasione” le Entrate invita i propri uffici al “mantenimento di un analogo livello quantitativo, compatibilmente con la diminuzione delle risorse quest’anno destinabili all’area prevenzione e contrasto dell’evasione”. Livello qualitativo, precisano dalle Entrate che rimane “l’obiettivo strategico da perseguire anche nel corrente anno, ferma restando la rimodulazione della distribuzione degli interventi tra le varie macro-tipologie di contribuenti e linee di attività imposta da esigenze di maggior presidio recentemente emerse ed evidenziate nella presente direttiva”.

Affinare l'analisi del rischio, affinché l'attenzione cada su posizioni realmente caratterizzate da un alto quoziente di pericolosità è l’indicazione principale agli Uffici territoriali chiamati a gestire in prima persona l’attività di controllo è la sintesi delle indicazioni date.

Una valutazione del rischio inappropriata può, specificano dall’Agenzia delle Entrate, portare a contestazioni che non pagano lo sforzo messo in campo; l'indirizzo è focalizzare l'analisi sui comportamenti evasivi che, per loro natura, si prestano ad essere sistematicamente reiterati (ad esempio, l'omessa contabilizzazione di una parte dei ricavi conseguiti).

Le linee indicate nella circolare dalle Entrate agli Uffici territoriali sono suddivise per tipologie di contribuente. Tenendo ferme le indicazioni fornite con le circolari 13/2009 e 20/2010, il vademecum di quest'anno invita, per quanto riguarda le imprese di minori dimensioni e lavoratori autonomi, a destinare una quota crescente di controlli ai lavoratori autonomi, sfruttando le indagini finanziarie quale modalità istruttoria indirizzare gli accessi brevi, prevalentemente, alla verifica della veridicità dei dati dichiarati ai fini dell'applicazione degli studi di settore, del rispetto degli "obblighi strumentali" e della regolarità del personale impiegato fatti salvi specifici indizi di evasione che facciano "saltare" la regola, suddividere le verifiche su 2008 e 2009 fra primo e secondo semestre del 2011, privilegiando, in ogni caso il controllo delle annualità più recenti, compreso il 2009 collaborare e coordinarsi, oltre che con la Guardia di finanza, con gli altri enti che svolgono attività ispettiva (in particolare, Inps, Siae e Comuni).

A questo link il testo integrale della Circolare.


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