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Direttiva UE sulla prevenzione dei rischi di ferite da punta e da taglio nel settore sanitario; pubblicate le linee guida EBN
[martedì 14 giugno 2011]

L’1 e 2 giugno 2010 si è svolto a Madrid il primo Summit europeo sulla Biosicurezza promosso dall’European Biosafety Network (EBN) un’organizzazione che si adopera per la prevenzione dei rischi associati a malattie trasmissibili per via ematica, che hanno un notevole impatto sulla salute dei lavoratori e dei cittadini dell’Unione Europea.

Durante il Summit sono state presentate le “Linee guida per facilitare il recepimento dell’accordo quadro europeo sulla prevenzione di ferite da punta e da taglio nel settore ospedaliero e sanitario”. Pubblicazione che si prefigge di creare un ambiente di lavoro più sicuro possibile mediante la prevenzione di lesioni per i lavoratori causate da oggetti medici taglienti/appuntiti, tra cui gli aghi, e la tutela dei lavoratori a rischio offrendo, spiegano dall’EBN, un approccio integrato, definendo politiche per la valutazione e prevenzione dei rischi, la formazione e l’informazione, la sensibilizzazione e il monitoraggio, e procedure di risposta e follow-up.

La Direttiva è applicabile a qualsiasi soggetto alle dipendenze di un datore di lavoro, inclusi tirocinanti e apprendisti (a tempo pieno/parziale o con contratto provvisorio), del settore sanitario, inclusi servizi e attività associati.

Le linee guida contengono indicazioni che esplicitano principi della prevenzione dei rischi e includono: la formazione di una forza-lavoro ben addestrata e dotata di risorse adeguate nella prevenzione dei rischi; la collaborazione tra datori di lavoro e rappresentanti dei lavoratori; la responsabilità di ciascun lavoratore di tutelare la propria salute e il dovere del datore di lavoro a garantire la salute e sicurezza dei lavoratori in ogni aspetto legato al loro lavoro; l’importanza di un approccio integrato per creare un ambiente di lavoro più sicuro possibile.

Nel documento si danno poi indicazioni sui processi di valutazione dei rischi. Il rischio di esposizione va controllato con l’obiettivo di: eliminare l’uso superfluo di oggetti taglienti/appuntiti modificando le pratiche utilizzate e sulla base dei risultati della valutazione dei rischi; specificare e attuare metodi sicuri per l’uso e lo smaltimento di strumenti medici appuntiti e rifiuti contaminati. Si esplicita poi che la pratica del recapping venga messa al bando con effetto immediato; di usare dispositivi medici dotati di meccanismi di sicurezza ed utilizzare equipaggiamento di protezione personale (guanti, mascherine, camici e così via).

 


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