Chi Siamo Iscriviti Archivio L'Esperto risponde Archivio SOle 24 Ore Odontoiatria  
Scarica Allegato: Scarica le slide con i dati della ricerca

La crisi tocca anche i dentisti nel Veneto. Lo rileva una indagine dell’OMCeO di Venezia
[mercoledì 7 settembre 2011]

Meno 11% di fatturato, un calo medio del 15% di pazienti con punte del 60% per i dentisti over 56, la crisi del settore odontoiatrico tocca anche il “ricco” Nord Est stando ai risultati di una ricerca condotta su 202 studi dentistici veneti nel mese di giugno dall’OMCeO di Venezia e presentata a fine luglio durante un convegno dal dott. Nick Sandro Miranda consigliere CAO Udine

Una crisi che colpisce prevalentemente i professionisti con più di 56 anni di età (49,3% ha lamentato un calo del fatturato) mentre sono i “giovani” dentisti sotto i 45 anni a segnalare il calo più contenuto (-21,6%), under 45 che in realtà hanno mantenuto le loro posizioni (il 46% dichiara di aver fatturato come l’anno precedente) mentre la fascia dei professionisti “affermati” (46-55) è quella che segna più degli altri alti e bassi nel fatturato: il 31,2% dichiara un calo, il 35% lo stesso fatturato del 2009 mentre il 33,8% ha incrementato.

L’83% dei dentisti che hanno partecipato all’indagine hanno dichiarato di non aver aumentato il proprio tariffario nel 2010 rispetto al 2009 e di non volerlo fare (76%) neppure nel 2011. Nel 2010 lo ha ridotto il 9% mentre l’ha incrementato l’8%.

E questo nonostante i dentisti abbiano dichiarato di aver subito un aumento del costo del materiale di consumo,delle spese di gestione e, anche se in minima, del costo del laboratorio odontotecnico.

“Un altro dato interessante –ci dice il relatore Nick Sandro Miranda - evidenzia che, in una percentuale significativa, chi ha abbassato il proprio onorario ha visto anche ridursi  il fatturato ed il numero dei pazienti. Chi invece ha aumentato l’onorario ha visto aumentare non solo il fatturato ma anche il numero di pazienti”.

In questo clima di incertezza calano anche gli investimenti: l’88% ha infatti dichiarato di non prevedere investimenti in riuniti a o in altri strumenti per diagnostica nel 2011 così come l’82% di non aver intenzione di investire in autoclavi, aspiratori o altro.

“Certamente uno dei dati più allarmante –continua il dott. Miranda- è rappresentato dall’aumento dei costi dei materiali di consumo e soprattutto di quelli di gestione. Questi hanno raggiunto livelli intollerabili e sono legati alla sempre maggiore burocratizzazione dell’attività sanitaria. Essi, oltre a  non rappresentare un valore aggiunto, causano delusione, sconforto e stress e incidono pesantemente sul reddito”

Ma il commento finale del dott. Miranda è comunque, moderatamente, positivo.

“E’ ancora presto per potere trarre delle conclusioni, tuttavia alcune considerazioni possono essere espresse. Innanzitutto è impensabile che il settore odontoiatrico possa uscire indenne di fronte ad una crisi generalizzata. Tuttavia, fatte le inevitabili eccezioni, il sistema tiene visto che la maggioranza dei colleghi segnala una stabilità degli introiti e del numero di pazienti se non addirittura un aumento. Questa stabilità viene comunque penalizzata dall’aumento dei costi di gestione. Viene anche confermato il dato che la laurea in odontoiatria è una di quelle che ancora danno più possibilità di occupazione rispetto alle altre a tre anni dal conseguimento dell’abilitazione. Senza volere sminuire la crisi va ricordato che i dati ISTAT rilevati fra il 2001 ed il 2008 hanno segnalato un costante aumento dei pazienti che si sono sottoposti a cure odontoiatriche. Gli stessi hanno evidenziato un andamento altalenante dell’incasso e della spesa media delle famiglie con un Annus Horribilis rispettivamente nel 2006 e nel 2004”.


Riproduzione vietata Ritorna alle notizie
Aiutaci a mantenere viva l'informazione de ildentale: abbonati

 
Questo sito utilizza cookie di profilazione propri e di altri siti per inviare all'utente comunicazioni commerciali in linea con le preferenze manifestate durante la navigazione.
AVVISO: D-Press sas informa che, accedendo al sitowww.ildentale.it l'utente acconsente all'uso dei cookies per le finalità sopra indicate.
Proprietà D-Press sas PI:01362010058 redazione@ildentale.it