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ECM, le proposte approvate dal Gruppo di lavoro sulle libere professione della Commissione Nazionale ECM
[giovedì 20 ottobre 2011]

Durante il Terzo Forum ECM di Cernobbio il Gruppo di lavoro libera professione ha presentato le proposte approvate dalla Commissione Nazionale ECM.

Di seguito i nove punti commentati da Valerio Brucoli Coordinatore del Gruppo di lavoro

Al punto 1 del documento si prevede di acquisire il totale crediti del triennio senza specifici vincoli o limitazioni riguardo il fabbisogno annuale: questo perché, talvolta, i liberi professionisti hanno l’esigenza di conseguire competenze specifiche in brevi archi temporali.

Al punto 2 si prevede di non avere limitazioni nella scelta delle modalità di apprendimento formativo. Questo significa poter, ad esempio, acquisire tutti i crediti in modalità FAD per favorire al massimo l’accesso ad una formazione che, diversamente dalla dipendenza, costa ed impegna tempo oltre l’orario lavorativo.

Al punto 3 si prevede che si possano acquisire tutti i crediti ECM su obiettivi individuali, previsione che già troviamo nell’accordo “gli obiettivi formativi di libera scelta dell’operatore sanitario rappresentano elementi rilevanti della nuova formazione permanente e devono discendere direttamente dalla capacità dell’operatore di riconoscere le proprie esigenze formative e pertanto con alto contenuto di responsabilità”.

Al punto 4 si prevede l’incremento della quantità di autoformazione ammissibile, autoformazione da collegare al Dossier Formativo. Parliamo di un momento importante della formazione professionale, in parte riconosciuto (pubblicazioni scientifiche, tutoraggi dei MMG e dei corsi di formazione regionali) e in parte no (libri, le riviste, internet, ecc.), che va definito, come sono da definire i rapporti con il Dossier Formativo Individuale e le modalità di registrazione.

Al punto 5 si prevede il riconoscimento dei crediti al professionista che frequenti uno studio o struttura o altra situazione per formarsi presso un collega più esperto, nonchè a quest’ultimo l’attività di tutoraggio (previa comunicazione a Ordini, Collegi o Associazioni Riconosciute e/o nell’ambito dell’attività di provider).

Al punto 6 crediti per attività di “best practice” da far valutare ad apposite Commissioni di Ordini, Collegi e Associazioni Riconosciute; tali attività, preventivamente valutate, potranno essere poi presentate in sedute pubbliche presso gli Ordini, costituendo una sorta di formazione interna ordinistica sulle “best practice”, con la possibilità per gli Ordini di assegnare crediti agli auditori partecipanti.

Al punto 7 si prevede la possibilità di variare la composizione del proprio Dossier Formativo nell’arco del triennio in base alle proprie esigenze: questo perché il libero professionista, per essere competitivo, deve poter decidere repentinamente come aggiornare la propria offerta, in base a esigenze sanitarie e tecnologiche.

Al punto 8 si prevede per il prossimo triennio che ai liberi professionisti in regola con i crediti del passato triennio, venga riconosciuto un minor debito formativo.

Al punto 9 si prevede per i Liberi Professionisti (individuati come tali da Ordini, Collegi e Associazioni Riconosciute) attività ECM gratuite nell’ambito dei programmi formativi aziendali e/o regionali (in analogia a quelli che le aziende sanitarie rivolgono ai propri dipendenti) da attuarsi anche attraverso quote riservate di iscrizioni (5%-10%). Gli Ordini, i Collegi e le Associazioni Riconosciute adotteranno, in tal senso, specifici accordi o convenzioni con Provider pubblici e privati catalogati. Tutto ciò sulla scorta di quanto scritto nell’Accordo Stato Regioni “… potrebbero essere previsti per i liberi professionisti attività ECM anche nell’ambito dei progetti formativi aziendali e/o regionali, da attuarsi attraverso specifici accordi o convezioni ...”. E’ questo un tema complesso che tocca, oltre il problema dell’agevolazione dei costi, quello di una definizione di libero professionista sempre più sfumata, del loro rapporto con un SSN che detta le politiche sanitarie per tutti, del rapporto con Ordini, Collegi e Associazioni Riconosciute alla luce delle sanzioni per chi non è in regola con l’acquisizione dei crediti ECM, in controtendenza rispetto ad una filosofia ordinistica rivolta più al premiare che non al punire.

 


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