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Manovra: Ordini professionali o si riformano entro agosto oppure saranno cancellati. Pensioni, l’ENPAM dovrà garantire sostenibilità altrimenti introdurrà il metodo contributivo pro rata. Torna la tracciabilità sopra i mille euro
[lunedì 5 dicembre 2011]

Se guardiamo la manovra economica “Salva Italia” esclusivamente dal punto di vista della professione odontoiatrica alla fine non è andata tanto male rispetto a quanto si era letto nei giorni scorsi soprattutto in tema di liberalizzazioni. Ovviamente, poi, dentisti, igienisti dentali ed odontotecnici sono anche cittadini/contribuenti e da questo punto di vista tutto cambia.

Per meglio giudicare questa manovra, che non sarà certo l’unica del Governo Monti, si dovrà aspettare che il testo del decreto venga divulgato ufficialmente e firmato dal Capo dello Stato. Stando a quanto detto in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio ed i suoi ministri torna la tracciabilità. Non sarà più possibile accettare pagamenti in contanti sotto i mille euro, come già aveva previsto il decreto Bersani nel 2006.

Gli interventi sulle pensioni riguardano odontotecnici ed igienisti dentali ma non direttamente gli iscritti ENPAM. Per gli appartenenti alle prime due categorie, se maschi, per andare in pensione dovranno aspettare fino a 66 anni o avere almeno 42 anni di contributi versati; se invece sono donne l’età minima per abbandonare il lavoro sarà 63 anni oppure 41 anni di versamenti contributivi. Previste penalizzazioni per chi abbandona il mondo del lavoro prima e “incentivi” per chi si ferma oltre la soglia. Le pensioni saranno conteggiate su quanto è stato versato. Per alcune categorie professionali, tra cui gli artigiani, aumenteranno i versamenti contributivi.

Per quanto riguarda le Casse perivate il ministro del Welfare Elsa Forneo ha detto in conferenza stampa che il Governo non può intervenire ma ha specificato (soprattutto in tema del calcolo dalla pensione) che gli Enti previdenziali privati, tra cui ENPAM, dovranno garantire la sostenibilità secondo parametri indicati dal Governo, se questo non avverrà anche questi Enti dovranno adeguarsi al calcolo della pensione secondo il metodo contributivo pro rata.

Per quanto riguarda gli Ordini professionali rimane la norma che impone la loro riforma entro il 13 agosto 2012. Stando alle indiscrezioni in questa manovra è stato introdotto un articolo che cancellerà gli Ordini professionali che non si riformeranno entro quella data soprattutto sui temi di tariffe, assicurazione obbligatorie e formazione continua.


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