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Decreto salva Italia, la norma sulla tracciabilità. Come comportarsi con assegni, libretti al portatore e pagamenti in contanti
[mercoledì 14 dicembre 2011]

Tra le norme (art. 12) introdotte nel “decreto salva Italia” vi è quella che riduce da 2.500 euro (limite indicato nella precedente manovra di ferragosto) a 1.000 euro il limite massimo per l’uso del contante.

Dal 6 dicembre 2012 (data di pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale) non è più possibile effettuare pagamenti in contante oltre i 999,99 euro ed i pagamenti con assegni bancari o postali dovranno essere non trasferibili indicando il beneficiario.

Oltre alla soglia di 999,99 euro anche i libretti di deposito bancari o postali al portatore, assegni circolari, vaglia postali e cambiali dovranno essere nominativi. Per convertire i libretti si avrà tempo fino al 31 dicembre 2011. Gli assegni già emessi di valore compreso tra i 1.000 ed i 2.499,99 euro (la precedente soglia) non potranno più essere incassati dopo il 31 dicembre 2011.

Per i pagamenti oltre la soglia prevista dalla legge si potranno utilizzare le banche, carte di credito, assegni non trasferibili intestati al beneficiario.

La sanzione amministrativa prevista per chi effettua pagamenti in contanti sopra la soglia consentita varia dall’1 al 40% dell’importo trasferito per somme tra i 1.000 ed i 50 mila euro. Per i libretti risparmio si va dal 10 al 40%.


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