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Chiedeva tangenti per l’iscrizione all’Albo degli odontoiatri di Milano. Brucoli (CAO): i fatti riportati non sono precisi, noi avevamo già avviato i controlli
[giovedì 19 gennaio 2012]

“Voglio chiarire che la vicenda pubblicata da alcuni quotidiani tra ieri ed oggi risale a qualche mese fa, sempre che si parli della stessa cosa perché i fatti non coincidono esattamente”, ci dice al telefono il presidente dall’Albo degli Odontoiatri di Milano Valerio Brucoli.

Secondo quanto pubblicato ieri da Il Corriere della Sera ed oggi da Il Giornale, per citare alcuni dei principali quotidiani che hanno riportato la notizia, la squadra mobile di Milano ha denunciato un dentista di 45 anni con studio nel capoluogo lombardo -in via Ripamonti- per truffa, falso ed altri reati minori. Il dentista avrebbe promesso ad alcuni giovani aspiranti dentisti di riuscire a farli iscrivere all’Ordine senza avere mai ottenuto la laurea in odontoiatria. La stampa parla di lauree rumene ma a Brucoli questo non risulta; inoltre la procedura di riconoscimento delle lauree straniere prevede procedure più complesse che non un’autocertificazione.

La truffa si basava sulla possibilità, introdotta dal Decreto Brunetta, di autocertificare all’Ordine il conseguimento della laurea, Ordine che d’ufficio doveva iscrivere il richiedente salvo poi, ma non vi è l’obbligo, di verificare la veridicità della dichiarazione. Il dentista milanese, spacciandosi per docente universitario e con un amico segretario dell’Ordine di Milano avrebbe poi “messo a posto” la loro posizione “taroccando” le pratiche in modo da evitare eventuali controlli. Almeno così prometteva.

“La truffa –commenta Brucoli- è stata possibile solo per ignoranza dei 4 aspiranti dentisti. La domanda di ammissione viene presa in carico dal Consiglio Direttivo dell’Ordine e non è un passaggio esclusivamente burocratico. Al nostro Ordine, nonostante la norma non imponga verifiche a tappeto, controlliamo sempre la veridicità della autocertificazioni verificando direttamente presso gli Atenei se coloro che presentano domanda hanno realmente conseguito la laura. Così è avvenuto per i 4 che hanno tentato di iscriversi; è bastato un controllo con la segreteria dell’università per scoprire la falsa dichiarazione. Nel frattempo la cosa ci era stata comunicata anche dai NAS”.

Riserbo invece sull’identità del dentista truffatore che avrebbe incassato fino a 100 mila euro dai quattro sprovveduti. Il dott. Brucoli dice di non sapere di chi si tratti in quanto la magistratura non ha comunicato ufficialmente il suo nome ma smentisce che possa avere come amico il’segretario dell’Ordine o di un qualsiasi altro componente del direttivo. Presidente CAO che dice che la Commissione è in attesa in ulteriori comunicazioni per avviare il procedimento disciplinare che accerti le responsabilità del truffatore.


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