Il successo in endodonzia non dipende da un solo fattore ma si basa su tre differenti aspetti del trattamento detti “ triade endodontica”: strumentazione , irrigazione e otturazione. Essi sono tutti egualmente importanti.
La strumentazione da sola non riesce a creare un ambiente favorevole ed adeguato alla otturazione e a tal proposito l’irrigazione riveste un ruolo cruciale nel permettere un riempimento tridimensionale del sistema canalare.
L’irrigazione ha il compito di digerire tessuto pulpare residuo ,sia esso vitale o necrotico, rimuovere residui dentinali e smear layer ed infine distruggere i microoorganismi presenti nei canali. Oltre a questa azione biochimica l’ irrigazione deve svolgere una azione meccanica nella rimozione di tutte le suddette componenti dal sistema dei canali radicolari .
Gli irriganti adeguati a svolgere questo lavoro sono ipoclorito di sodio ed Edta nelle giuste concentrazioni e per tempi adeguati dato che l’irrigazione endodontica-giova rimarcarlo-è tempo-dipendente.
Al fine di depositare gli irriganti nei canali si possono adoperare sistemi a pressione positiva come siringhe ed aghi oppure sistemi a pressione negativa che prevedono l’utilizzo di micro cannule aspiranti: in entrambi i casi l’importante è veicolare l’irrigante nel terzo apicale dove sono localizzate più del 90% delle porte di uscita nel parodonto. (Vai all’articolo completo con immagini sul sito Zerodonto)
A cura di: dott. Filippo Santarcangelo; dott. Arnaldo Castellucci