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Niente accordo tra ANDI e CAO sulla lista da sostenere alle prossime elezioni ordinistiche
[mercoledì 7 marzo 2012]

Ad annunciare un sostengo dei due principali sindacati di categoria degli odontoiatri (AIO ed ANDI) alla propria rielezione alla presidenza della CAO Nazionale (in programma il prossimo 23 marzo) era stato lo stesso Giuseppe Renzo in una intervista a Italia Dental Journal di febbraio, notizia da noi anticipata.

Probabilmente qualcosa non è andato come il presidente Renzo sperava visto che ad un mese dalla nostra anticipazione il presidente ANDI Gianfranco Prada dichiara che non sosterrà nessuna lista di candidati alla CAO Nazionale.

“Sono costretto a precisare le affermazioni testualmente rilasciate dal presidente CAO Nazionale dott. Renzo nell’ambito dell’intervista al mensile “Italian Dental Journal” –si legge in una nota inviata ai dirigenti ANDI- con le quali sosteneva “Forse per la prima volta nel determinarsi il clima di unitarietà registrato dalla categoria e che ha coinvolto tutte le rappresentanze istituzionali, associative e culturali, anche le due maggiori associazioni sindacali odontoiatriche (ANDI e AIO) hanno ritenuto di condividere questo percorso e di riconoscersi nella mia presidenza alla CAO nazionale per il prossimo triennio”.

Presidente Prada che ammette il tentativo di “trovare un percorso comune di difesa della professione, soprattutto in questa grave fase di crisi economica e politica, con la componente ordinistica rappresentata dalla CAO”.  “Un percorso di unitarietà –precisa- necessariamente comporta la condivisione di obiettivi comuni e di una squadra che li realizzi: queste erano le semplici condizioni poste da ANDI, che finora non hanno trovato accoglimento”.

“Il dottor Renzo –conclude la nota di Prada- pare non voler cogliere la grande, storica opportunità di vedersi riconoscere unitariamente il ruolo di candidato Presidente CAO Nazionale per il suo sesto mandato, finalmente alla guida di una squadra realmente rappresentativa dell’universo professionale, riproponendo i nominativi da lui indicati”.

Un non accordo che non sembra precludere il lavoro unitario su alcuni temi svolto in questi mesi da tutto il settore dentale visto che il presidente Prada chiarisce che “l’atteggiamento di ANDI sarà certamente vigile e costruttivo, pronto a sostenere di volta in volta, nell’ambito delle rispettive competenze sindacali ed ordinistiche e laddove vi siano convergenze di pensiero, future battagli comuni per la difesa ed il rilancio della professione”.


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