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I preventivi (diversi) degli odontoiatri. Striscia prova a verificare la professionalità dei dentisti milanesi. Dubbi sui professionisti ma anche sul servizio televisivo
[venerdì 9 marzo 2012]

Striscia la Notizia torna ad occuparsi di odontoiatria ma non per smascherare il solito abusivo grazie ad un finto paziente; questa volta il Tg Satirico di Canale 5 cerca di evidenziare come i dentisti non concordino su diagnosi e preventivo. Per cercare di provarlo Strisca manda un complice con problemi odontoiatrici in 4 studi diversi per effettuare una visita.

Il primo dentista dopo aver visitato il paziente (visita durata 15 minuti) sentenzia: carie su 14,15,16,25,27,38 consigliando anche una seduta di igiene. Preventivo 870 euro comprese le due radiografie effettuate durante la visita. Anche la visita del secondo dentista dura 15 minuti, questa la diagnosi ed il preventivo: carie su 14,15,16,37,46 costo 500 euro Il terzo dentista (anche questa visita dura 15 minuti) diagnostica carie sul 14,15,25,27,37,42, preventivo per sistemarle 1.100 euro. Infine l’ultimo dentista consiglia solo una seduta di igiene, costo 50 euro.

“Ma avete visto? -dice in video l’inviato di Striscia Max Laudadio- quattro dentisti, quattro diagnosi diverse e quattro preventivi diversi”.

In realtà sia i preventivi che le diagnosi non sono poi tanto diversi, alla fine tutti i dentisti hanno diagnosticato una carie sul 14,15,16; due dentisti su tre anche sul 25, 27 e 37, mentre un solo dentista ha diagnosticato anche una carie sul 42 e 46.

Era andata molto peggio quando nel 2006 Altroconsumo fece un’inchiesta simile.

Per verificare di quali cure il paziente necessiti, Max Laudadio lo accompagna al reparto di odontoiatria del San Raffaele di Milano. La visita dura 2 ore circa e viene effettuata direttamente dal prof. Enrico Gherlone -Direttore Unità Operativa di Odontoiatria Ospedale San Raffaele-     utilizzando gli strumenti diagnostici all’avanguardia di cui il centro d’eccellenza è dotato. “Igiene dentale, radiografia panoramica, radiografie specifiche ed infine anche un controllo con il microscopio”, elenca gli interventi effettuati l’inviato di Striscia. Prof. Gherlone che ammette che il caso era complesso e che per effettuare una corretta diagnosi si doveva effettuare prima una seduta di igiene.

E dopo due ore di visita quale è la diagnosi corretta?

Non si sa, il servizio non lo rivela.

Terminata la visita al San Raffaele Laudadio si reca all’Ordine di Milano per incontrare il presidente CAO Valerio Brucoli per capire come sia possibile avere delle diagnosi e preventivi diversi da dentista e dentista.

Parametro utile per capire se il dentista sta facendo bene il suo lavoro è il tempo che viene dedicato alla prestazione, dice Brucoli che alla domanda dell’inviato di Striscia su come si possa tutelare i cittadini da questi errori (o presunti tali) indica: “Estremamente importate è il programma di aggiornamento e l’attenzione dello Stato sull’aggiornamento del professionista”.

Laudadio che prima di chiudere il servizio lascia al presidente Brucoli i preventivi dei quattro dentisti. Presidente Brucoli che probabilmente li cestinerà visto che non ci sembra che i dentisti abbiano violato qualche norma del Codice deontologico.

Ma come hanno preso il servizio i dentisti?

Il presidente ANDI Gianfranco Prada non vuole commentare.

“Striscia ha avuto il merito di supportarci negli anni nella campagna di sensibilizzazione contro l’abusivismo e di questo gli saremo sempre grati”, ci dice al telefono. “Non mi sembra che il servizio dimostri nulla. Se la situazione clinica era veramente difficile, come dice il prof. Gherlone, non valutare una carie o decidere che non sia il caso di trattarla non mi sembra corretto considerarlo un errore. La ricerca della negatività dei comportamenti a tutti i costi penalizza invece tutta la categoria mettendola in cattiva luce agli occhi degli italiani minando il rapporto di fiducia dentista paziente. Il lato positivo e che il servizio ha dimostrato che le viste odontoiatriche sono un atto importante a cui si deve dedicare tempo e di conseguenza bisogna diffidare da quelle fatte in fretta e  gratuitamente. Certo senza un tariffario di riferimento è per il paziente impossibile avere dei parametri per valutare”.

Guarda il servizio.


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