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Rapporto Censis su spesa sanitaria privata.12 milioni di euro quella annuale degli italiani per il dentista. Il low cost crescerà del 25% all’anno
[venerdì 16 marzo 2012]

30,6 miliardi di euro la spesa di tasca propria dei cittadini per la salute (+8% nel periodo di crisi 2007-2010) conseguenza del peggioramento (il 31,7% degli italiani lo pensano) della qualità del Servizio sanitario negli ultimi due anni, ed in questo scenario il low cost sanitario cresce. A fornire il quadro è il Censis con la ricerca “Quale futuro per le risorse in sanità? Quale sanità dopo i tagli?” presentata ieri a Roma.

Ricerca che nel considerare la spesa “out of pocket”degli italiani non ha potuto fare a meno di incontrare l’odontoiatria. 

Spese odontoiatriche che sono, dopo quelle farmaceutiche, la principale fonte di spesa in servizi sanitari: il 70% degli italiani ha acquistato farmaci a prezzo pieno, il 45% prestazioni odontoiatriche, quasi il 35% visite mediche specialistiche mentre il 18,6% ha pagato di tasca propria un esame diagnostico.

12 miliardi di euro è il valore annuale della spesa per cure odontoiatriche degli italiani stimato dal Censis.

E se gli italiani per curarsi devono pagare, in momenti di crisi come questo molti sono costretti a rinunciare alle cure, il 18% quelli che hanno ammesso di aver dovuto rinunciare alle cure odontoiatriche. Ma prima di rinunciarvi gli italiani sembrano rivolgesi ai centri low cost. Secondo la ricerca è stimato in 10 miliardi di euro il valore del mercato della sanità a basso prezzo; un segmento di mercato, spiegano dal Censis, che crescerà del 25% l’anno.

“Uno degli epicentri delle offerte promozionali via web è il settore odontoiatrico –si legge nel rapporto- nel quale la spesa è tradizionalmente a carico dei privati; nella crisi il settore ha subito più degli altri il fenomeno del rinvio e/o della rinuncia a farsi curare, con quasi 1 milione di visite in meno nel 2009. In questo settore il low cost tramite web mette a disposizione offerte promozionali di rilievo, con riduzioni del prezzo delle prestazioni dell’ordine del 70-80% rispetto ai prezzi praticati sul mercato. Esempi paradigmatici sono le cosiddette sedute complete, inclusive di visita odontoiatrica e visita parodontale, pulizia denti (con ablazione tartaro agli ultrasuoni e smacchiamento con air flow nonché sbiancamento con lampada LED e perossido di idrogeno), ad un costo pari al 15% di quello di mercato. L’eventuale acquisto dell’offerta si materializza in un voucher spendibile in un arco di tempo di 6-9 mesi, con notevole flessibilità sulle modalità di accesso”.

Ricerca delle prestazioni low cost, ricordano i ricercatori, che desta preoccupazione a causa della mancanza di controlli di qualità e per la possibile induzione di una domanda impropria con risposte inappropriate.

 


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