I pazienti che si sottopongono ad una radiografia orale sarebbero a rischio meningioma? I rischi ci sono secondo uno studio condotto dai ricercatori della University School of Medicine di New Haven, e del Brigham and Women's Hospital di Boston (pubblicato sulla rivista Cancer) che hanno riscontrato una maggiore incidenza di cancro del cervello tra i circa 3.000 adulti che si erano esposti per una o più volte all’anno ai raggi X e che hanno preso parte allo studio. Nello specifico, i ricercatori hanno osservato che tra queste persone vi era un rischio tra il 2,7 e il 3,0 maggiore di sviluppare il meningioma, a seconda dell’età, rispetto a coloro che non avevano fatto radiografie.
Ma i dati, spiegano i ricercatori riguardano casi di 15-40 anni fa quando l’esposizione per le radiografie “full-mouth” erano molto più elevate delle attuali.
Gli autori non hanno osservato un aumento del rischio con bitewing, cefalometria laterale e radiografie panoramiche eseguite con le attuali tecnologie.
Nonostante oggi gli apparecchi per eseguire radiografie negli studi odontoiatrici consentano di lavorare con emissioni contenute gli odontoiatri devono utilizzare questi strumenti di diagnosi con cautela e non abusane, spiegano dall’ADA consigliando, per ridurre al minimo l'esposizione alle radiazioni, l'uso di schermatura addominale (ad esempio, grembiuli protettivi) e collari tiroidei su tutti i pazienti.
Sul sito dell’ADA una guida all’utilizzo del RX-orale.