La nuova puntata dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza e assicurazione sanitaria, che sonda le abitudini degli italiani anche in tema di salute orale conferma le luci e le ombre in tema di prevenzione rilevate anche da altre ricerche.
Volendo leggere i dati presentati oggi da UniSalute -rilevati nel febbraio 2012 attraverso un campione di 311persone rappresentativo per età sesso ed area geografica- da un punto di vista positivo notiamo che il 49% degli italiani ha dichiarato di essere andato nel corso dell’ultimo anno almeno una volta dal dentista. Per il 39% è una abitudine, il 9% ha dichiarato che effettua la visita sfruttando quelle gratuite offerte dal Mese della Prevenzione dentale mentre l’1% si reca dal dentista perchè la paga la propria assicurazione dichiarando che senza questa possibilità non la farebbe; a dimostrazione, fanno notare da UniSalute, di come fondi integrativi ed assicurazioni possono incentivare la prevenzione orale. Tra coloro che per abitudine si recano abitualmente dal dentista il 48% hanno una età compresa tra i 45-55 anni risiedono nel Nord-Ovet (54%); il 42% sono uomini mentre il 36% donne. A non andarci mai sono il 7% degli intervistati mentre il 32% pensa al dentista solamente quando ha dolore.
Solo il 9%, uno su dieci, quelli che dichiarano di non andarci perché il dentista costa troppo; percentuale che sale al 15% tra i pazienti sotto i 44 anni mentre con il crescere dell’età diminuisce questo freno (il 6% degli intervistati sopra i 55 anni rilucerebbe a curarsi per il costo).
Italiani che risultano, però, non molto informati sui costi di alcune delle prestazioni odontoiatriche: il 70% conosce il costo di una pulizia dei denti, il 57% della cura di una carie, il 37% di una estrazione, il 18% di una seduta per lo sbiancamento mentre quelli che si dicono talmente ignoranti sulle tariffe praticate dai dentisti sono il 21%.
Alla domanda che mirava a capire quali visite rinuncerebbero a causa dei possibili costi, gli intervistati hanno così risposto: dietologo (54%); dentista (35%); fisiatra (19%); cure allergologiche (17%); proctologo (12%); andrologo, urologo e oculista (9%); cure pediatriche (7%); angiologo e ginecologo (6%); oncologo (4%); cardiologo (3%).
Non rinuncerebbe a nessuna visita a causa del costo il 10% degli intervistati.