Il prestigioso Advisory Committee (una sorta dicomitato scientifico dell’FDI) ha accettato all’unanimità il nuovo test domiciliare anti HIV (Human Immunodeficiency Virus ), manca ora solo l’approvazione formale.
Con l'avvento delle nuove terapie antiretrovirale, le persone HIV positive possono vivere una vita praticamente normale. Purtroppo, idati del ministero della Sanità statunitensi (il United States Centers for Disease Control and Prevention–CDC-), indicano che circa 1,2 milioni di americani convivono con la malattia in fase latente e il 20 % non sono consapevoli della loro infezione.
In assenza di diagnosi e cure mediche appropriate, la trasmissione del virus non può essere impedita con gravi conseguenze per la salute pubblica. Come risultato, il CDC ha raccomandato di routine lo screening HIV per le età dei pazienti da 13 a 64, soprattutto in popolazioni ad alto rischio.
Gli altri test ora utilizzati e già validati dall’FDI, poco pratici perchè necessitano dell’esame laboratoristico di campioni di sangue o di tamponi orofaringei, non hanno fatto crescere, purtroppo, il testing rate (percentuale di test eseguiti)
Si spera che l’autoesame domiciliare possa incrementare notevolmente questo indice.
Sicuramente positive le ripercussioni per il settore dentale della diffusione di questo test che faciliterà la diagnosi,il controllo delle infezioni crociate e la tutela degli operatori del settore.
Fonte.
A cura di: dott. Davis Cussotto – odontoiatra libero professionista- Twitter@DavisCussotto