Giampiero Malagnino è il nuovo vicepresidente vicario della Fondazione Enpam, la cassa previdenziale dei medici e degli odontoiatri. A nominarlo è stato il neo-eletto presidente Alberto Oliveti.
“Entro nel ruolo di vicario della Fondazione ENAPM come libero professionista in attività, che si confronta quotidianamente con i problemi della crisi – ha dichiarato Malagnino -. Le preoccupazioni della categoria dei medici e degli odontoiatri, così come quelle dei pazienti, saranno al centro di questo mio rinnovato impegno in ambito previdenziale”.
Giampiero Malagnino è nato il 28 agosto 1953 a San Marzano, in provincia di Taranto. Laureato in Medicina e specialista in Odontostomatologia, esercita come endodonziasta la libera professione di odontoiatra a Roma dal 1981. Già numero tre dell’ENPAM (dal 2000) e vicepresidente vicario dell’Adepp – l’associazione delle casse previdenziali private – Malagnino è anche esperto del SOSE, la società del Ministero dell’economia che realizza gli studi di settore ed è coordinatore delle professioni sanitarie. Socio attivo della Società italiana e americana di Endodonzia, è membro onorario di quella francese. In passato Malagnino è stato anche Segretario generale e Presidente dell’ANDI.
La nomina a numero due dell’ENPAM, spiegano dall’Ente di previdenza, è stata determinata dallo Statuto della Fondazione, secondo il quale il Presidente sceglie il suo vicario tra i due vicepresidenti. A seguito dell’elezione al vertice dell’ex vicario Alberto Oliveti, avvenuta sabato 14 luglio, un posto di vicepresidente al momento è vacante.
Soddisfazione per la nomina del dott. Malagnino è stata espressa dall’ANDI che attraverso una nota evidenza l'importante ruolo, che per la prima volta nella storia di ENPAM, viene ricoperto da un dentista dopo lo storico presidente-fondatore Andrea Benagiano. “L'augurio che l'Associazione rivolge al dott. Malagnino –si legge nella nota a firma del presidente Ginfranco Prada- è quello di poter interpretare nel miglior modo questo momento di difficoltà nella gestione dell'Ente di previdenza e di tutte le casse di previdenza dei liberi professionisti, alle prese con importanti riforme sia statutarie che regolamentari, che si spera possano tutelare al meglio ruoli e pensioni degli odontoiatri italiani”.