Sono 6 le persone arrestate oggi dalla Guardia di Finanza di Bari nell'ambito di un'inchiesta avviata  nel 2009 sui test di ammissione pilotati alla facoltà di Medicina-Odontoiatria di Bari.

Con le accuse di associazione a delinquere finalizzata alla truffa al fine di commettere reati contro la Pubblica Amministrazione sono stati arrestati, e posti ai domiciliari, un docente universitario di 58 anni, un tecnico informatico dell'università di Bari, un rappresentante di prodotti per l'ortodonzia, un laureando in odontoiatria e due universitari. L'indagine è più ampia ed ha riguardando altre 27 persone tra docenti e dipendenti universitari, studenti e aspiranti matricole.

Come vi avevamo raccontato, l’inchiesta nasce nel 2009, nelle sedi universitarie di Napoli, Foggia e Verona quando al termine della prova d'esame alcuni dei candidati vennero trovati in possesso di un telefonino utilizzato per la ricezione delle soluzioni al questionario ministeriale.

Le indagini, hanno puntato l'attenzione sull'ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso in Medicina e Odontoiatria per gli anni 2007-2008, 2008-2009, 2009-2010 appurando la complicità di aspiranti matricole, alcune delle quali iscritte alle prove solo al fine di fotografare e trasmettere all'esterno il questionario. Domande che arrivavano a una centrale operativa dotata di computer e telefoni palmari da cui venivano elaborate le risposte esatte e inviate al professore arrestato che smistava, tra tutti i candidati che avevano “comprato” il servizio, le soluzioni: 30 mila euro il costo pagato per cercare di superare il test.