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Autorizzazioni sanitarie nel Lazio, forse arriva la proroga, ma forse anche no
[mercoledì 25 luglio 2012]

Entro il 31 agosto 2012 medici e dentisti dovranno essere autorizzati secondo  quanto definito con i Decreti regionali? Non è ancora chiaro.

Il 20 luglio l’Ordine di Roma avena richiesto alla Regione Lazio una proroga per l’invio informatico dei modelli di richiesta di autorizzazione al 31 dicembre 2012. Per l’Ordine di Roma occorre più tempo affinché i medici ed i dentisti, scrive l’Ordine, “acquisiscano la competenza utile per procedere autonomamente all’inserimento della documentazione sulla piattaforma informatica della Regione Lazio nonché per superare alcuni perduranti problemi tecnici di questa procedura”.

"Ciò anche per evitare che, come sta accadendo, il medico sia costretto a ricorrere ai servizi offerti da varie agenzie e intermediari a costi piuttosto elevati – ha sottolineato Lala – con un ulteriore aggravio economico per chi intende svolgere privatamente e in un suo studio l'attività professionale. Va evitato, quindi, che questa procedura burocratica, oltre a favorire l'innovazione amministrativa, finisca col favorire a latere una sorta di speculazione da parte di soggetti terzi. Su questo aspetto la Regione ha mostrato grande attenzione". 

Altro aspetto della questione portato sul tavolo del confronto, informa l’Ordine di Roma, è stato quello della necessità di fare, definitivamente, chiarezza sui requisiti richiesti dall'attuale normativa per svolgere l'attività di studio medico, distinguendoli da quelli richiesti per quella di ambulatorio, soggetto ad autorizzazione anziché a semplice comunicazione. "Troppe volte un nostro iscritto che apre un suo studio si è trovato a subire verifiche e sanzioni per delle ambiguità normative che si prestano a interpretazioni diverse, persino da parte dei NAS che effettuano i controlli", ha ricordato il presidente dell'Ordine di Roma. "Anche su questo delicato punto abbiamo avanzato ieri in sede regionale le nostre osservazioni e chiesto, con la dovuta fermezza, un intervento chiarificatore e risolutivo dell'annosa questione. Devo dire che anche in questo caso ho trovato una controparte attenta e disponibile ad affrontare insieme il problema, per risolverlo in tempi brevi."

Sulla questione anche interviene AIO che ricorda che un anno fa aveva presentato un documento ufficiale al Ministero della Salute, ove si chiedeva l’attivazione di un tavolo tecnico sulle autorizzazioni in campo sanitario per arrivare ad un linea di indirizzo, finalmente, uniforme sul territorio nazionale e soprattutto che porti ad uno snellimento delle procedure per avviare una attività di tipo privato non in regime di accreditamento. Documento in cui si chiedeva, ricorda l’AIO di escludere dalla procedura di autorizzazione gli studi professionali privati.

Assessorato alla Salute della Regione Lazio che in una nota precisa come “l'operazione di inserimento on line di dati non richiede professionalità particolari e non segue altro che l’invito, sempre dello Stato, di attuare la semplificazione e dematerializzazione documentale per abbattere tempi e costi, migliorando i servizi a cittadini e imprese, inoltre è sempre disponibile e attivo un help desk per supporto e assistenza tecnica.  Sorprende quindi, vista la complessità e le lungaggini del passato, la forte contrarietà alla semplificazione delle procedure”.

Relativamente alle contestazioni sollevate circa “l’imposizione di assurdi requisiti non in linea con il Testo Unico delle leggi sanitarie” (critiche avanzate da alcuni sindacati medici NdR) l’assessorato precisa che “il possesso degli stessi non è una scelta discrezionale di questo Assessorato ma è la normativa vigente che impone e stabilisce, a garanzia e tutela dei pazienti, requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi e che nulla è cambiato rispetto al passato: è stata semplicemente “modernizzata” la procedura”.

“Ritenendo molto gravi e totalmente false le affermazioni circa l'esistenza di fantomatici “comitati d'affari” e della paventata possibilità per un “giovane laureato di non poter svolgere la libera professione” –conclude- si comunica che la Regione Lazio tutelerà i propri diritti nelle sedi competenti”.

Nulla sulla richiesta di proroga.

Sull’argomento leggi anche:

[27/06/2012] Autorizzazioni sanitarie nella Regione Lazio. Entro il 31 agosto la scadenza delle domande di rinnovo e della presentazione delle nuove


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