Premetto che quando visito un paziente portatore di piercing orale trovo difficoltà a dissuaderlo da questo comportamento. L’articolo di Nona Breeland, Presidente della North Carolina Dental Society -da poco diffuso sul blog della NCDS- ci aiuta a comprendere e motivare meglio questi pazienti.
Con l’inizio del nuovo anno scolastico, spiega il dott. Breeland, cresce la pratica del piercing orale soprattutto tra gli adolescenti in cerca di consensi nei nuovi ambienti scolastici.
Pratiche molto popolari come il piercing della lingua, delle guance o dell’ ugola, sono tutte molto pericolose. La ricca flora batterica della bocca, e l’ambiente umido, sono il luogo ideale per le infezioni. Il piercing può essere la via di accesso dei batteri nel sangue provocando endocarditi, che possono sfociare in vizi valvolari o essere addirittura letali per il soggetto cardiopatico. Il piercing interferisce con la parola, la masticazione e la deglutizione senza contare che può causare infezioni, dolori e gonfiore locale; sbavamento dalla bocca; fratture dentale e dei restauri presenti in bocca; lesioni gengivali (gengiviti, recessioni); ipersensibilità ai metalli; lesioni nervose.
Il piercing della lingua può ledere al momento dell’inserimento le terminazioni del nervo linguale con lesioni temporanee o permanenti che riguardano sia la motilità dell’organo che le alterazioni a carico del gusto. Le lesioni vascolari della lingua possono provocare sanguinamento prolungato che può anemizzare il paziente.
Frequenti, ricorda il presidente NCDS, sono i casi di allergia con manifestazione sistemiche da ipersensibilità ai metalli. Breeland conclude affermando che utilizzare il piercing orale comporta un prezzo troppo alto da pagare per apparire cool e alla moda.
A cura di: Davis Cussotto –odontoiatra libero professionista- Twitter @DavisCussotto