A mettere in allarme i dentisti che non amano tenersi aggiornati, e non credono nel sistema Ecm, è stato il comma 1 dell’articolo 7 del Decreto sulla riforma delle professioni che così recita:
“Al fine di garantire la qualità ed efficienza della prestazione professionale, nel migliore interesse dell'utente e della collettività, e per conseguire l'obiettivo dello sviluppo professionale, ogni professionista ha l'obbligo di curare il continuo e costante aggiornamento della propria competenza professionale secondo quanto previsto dal presente articolo. La violazione dell'obbligo di cui al periodo precedente costituisce illecito disciplinare”. Articolo che al comma 7 chiarisce che “Resta ferma la normativa vigente sull'educazione continua in medicina (ECM)”.
Quindi sanzioni si o sanzioni no.
“Per indicare eventuali sanzioni disciplinari”, ci dice il presidente FNOMCeO Amedeo Bianco (l’intera intervista sulla riforma delle professioni sarà pubblicata sul Giornale dell’Odontoiatra di Ottobre). “si deve prevedere e formulare una imputazione disciplinare per una mancanza formativa e questo potrà essere fatto solo dopo che avremo modificato il nostro codice deontologico. Questo è l’unico strumento che abbiamo per prevedere e formulare una imputazione disciplinare. E su questo stiamo lavorando”.
Ma sulla necessità di applicare sanzioni agli iscritti che non raccolgono i 150 crediti formativi in tre anni il presidente della FNOMCeO vuole precisare.
“Dobbiamo stare attenti a calare l’istituto sanzionatorio all’interno di un panorama probabilmente immaturo come l’attuale sistema ECM ancora è. Quando c’è un dovere io credo che debba esserci per l’iscritto anche il diritto ad essere messo nelle condizioni di assolvere a quel dovere”.
Sicuramente questi saranno alcuni degli argomenti da approfondire durante la quarta Conferenza nazionale ECM in programma il 15 e 16 ottobre a Cernobbio (CO) che per l’ennesima volta dalla nascita del sintema ECM si interrogherà sull’opportunità di sanzionare chi si aggiorna o di premiare che raccoglie i 150 crediti formativi imposti dalla norma.