Rischia di mettere in dubbio il fine stesso dell’Ordine dei medici chirurghi ed odontoiatri (certificare e garantire ai cittadini che gli iscritti abbiano realmente i requisiti dettati dalla legge) la vicenda che sta interessando l’Ordine di Milano in merito all’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri di medici privi dei titoli necessari.

A portare l’attenzione sulla questione è l’AIO che teme in una ennesima sanatoria verso quei medici laureati dopo il 1980 e che non hanno usufruito delle tante “opportunità” che la legge gli ha dato per iscriversi all’Albo degli odontoiatri ed oggi non possono più farlo.

“La vicenda è nota da tempo ma diventa di dominio pubblico alcuni mesi fa –ci dice il presidente AIO Pierluigi Delogu- quando il presidente CAO di Benevento, con il nostro sostegno, ha ufficialmente richiesto di verificare se gli iscritti, in particolare all’Albo degli odontoiatri di Milano avessero i requisiti imposti dalla legge. In particolare si voleva appurare l'eventuale esistenza sul territorio nazionale di Specialisti in Chirurgia Maxillofacciale che esercitino l'odontoiatria eludendo la legge”.

Sulla questione anche il Sen. Pasquale Viespoli ha presentato nel luglio scorso una interrogazione parlamentare al Ministro della Salute.

Denunce che sembra abbiano raggiunto lo scopo se è vero, non ci sono notizie ufficiali ma solo indiscrezioni, che il Ministero della Salute ha attivato una serie di verifiche che avrebbero portato ad accertare che all’Ordine di Milano sarebbero oltre 20 gli iscritti all’Albo degli odontoiatri senza i requisiti di legge.

“Per determinare e salvaguardare il diritto di esercizio della professione odontoiatrica –continua il presidente AIO- abbiamo ufficialmente chiesto che vengano verificati tutti gli iscritti a tutti gli Ordini provinciali italiani in quanto il fenomeno non sembra essere circoscritto al solo Ordine di Milano.Vista l’attenzione del Ministero della Salute siamo sicuri e fiduciosi che si arriverà presto a fare chiarezza su questa situazione nell’interesse di tutto il settore e soprattutto dei cittadini/pazienti”.

La cancellazione degli iscritti all'Albo Odontoiatri incorsi nell'illecito configurato sembra l'unica soluzione percorribile, precisa il presidente Delogu.

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