Il Tar, entrando nel merito del ricorso presentato da alcuni studenti che non hanno ottenuto un punteggio sufficiente per entrare ad una facoltà di medicina (la vicenda si riferisce al 2009), rigetta il ricorso ribadendo “che le scelte ponderative compiute in sede di programmazione del numero degli studenti da ammettere alle iscrizioni ai corsi di laurea a numero chiuso, sono sindacabili da parte del giudice amministrativo solo in presenza di macroscopici e manifesti errori, ovvero di evidenti travisamenti di fatto che siano sintomaticamente indicativi di travisamenti dei presupposti, ovvero di scelte che rilevano una loro intrinseca illogicità, con specifico onere in capo al ricorrente di addurre elementi di preliminare puntualità e specificità in ordine alle situazioni che consentono in concreto l'ingresso al sindacato del giudice amministrativo”.
Intanto, sempre il Tar, ha ammesso l’iscrizione definitiva di alcuni studenti iscritti con la sospensiva all’Università de L’Aquila (Professioni Sanitarie) a patto che questi abbiano superato tutti gli esami del primo anno.