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ECM per i liberi professionisti, le precisazioni del Sottosegretario alla Salute Cardinale
[mercoledì 24 ottobre 2012]

I problemi dei liberi professionisti legati alle norme che regolano il sistema ECM arrivano in Parlamento grazie all’interrogazione presentata in Commissione Sanità della Camera dall’On. Gianni Mancuso con l’obiettivo di capire se il “Governo intenda assumere iniziative per una revisione della disciplina dei crediti ECM, prendendo in considerazione la possibilità di prevedere un numero minore di crediti obbligatori; se il Governo intenda prevedere una forma agevolativa di conseguimento dei crediti ECM per i liberi professionisti, come, ad esempio, il conseguimento di corsi erogati gratuitamente attraverso il sito del Ministero della salute”.

A farsi carico di chiarire questi punti il Sottosegretario alla Salute Adelfio Elio Cardinale che ricorda come la Commissione nazionale per la formazione continua ha affrontato le problematiche in questione, “in occasione della stesura del recente Accordo Stato Regioni 19 aprile 2012, concernente il nuovo sistema di formazione corrente in medicina. Pertanto, nel merito del primo quesito, è stata prevista la possibilità «per tutti i professionisti sanitari di riportare nel triennio precedente (2008-2010) fino a 45 crediti», decurtando, conseguentemente, il numero di crediti formativi prescritti (105 anziché 150). Inoltre, l'Accordo ha stabilito in favore della categoria dei liberi professionisti che «i liberi professionisti possono acquisire i crediti formativi attraverso modalità flessibili per crediti/anno», consentendo agli stessi, una flessibilità rispetto il range 25/75 crediti annui, previsto per tutti i professionisti sanitari. In virtù dell'Accordo è stato consentito che i liberi professionisti possono liberamente acquisire da 0 a 150 crediti formativi soddisfacendo, così, l'obbligo formativo prescritto nel corso di un solo anno di aggiornamento”.

Come ultimo quesito l’On. Mancuso chiedeva se la rivista 30 giorni edita da ENPAV e FNOVI potesse entrare a far parte del percorso sperimentale di formazione ECM gratuita.

“Per il Ministero della salute –chiarisce il Sottosegretario- non sussistono cause ostative a che la rivista tramite un provider ECM possa essere utilizzata come tipologia formativa a distanza. L'eventualità di un coinvolgimento della Commissione nazionale per la formazione continua per l'erogazione di un corso FAD utilizzando la richiamata rivista sarà valutata in occasione della trattazione di tematiche che rivestono particolare rilevanza”.

 


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