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Il trattamento riabilitativo dei tumori facciali, quali protocolli. Da venerdì a Brescia un convengo multidisciplinare, domani il prologo con il corso precongressuale
[mercoledì 21 novembre 2012]

Il trattamento dei tumori facciali richiede la collaborazione di diverse discipline mediche, tra le quali, oggi sempre di più compare anche l’Odontoiatria.

Il convegno bresciano, alla sua terza edizione, nasce dalla collaborazione con le altre Sedi Universitarie nazionali che si occupano di protesi maxillo-facciale e coinvolge due scuole Europee con cui collaboriamo da diversi anni. Il convegno coinvolge Otorinolaringoiatri, Chirurghi Maxillo Facciali, Radioterapisti, Radiologi, Odontoiatri e Igienisti Dentali

Il ruolo del dentista è ovviamente un'attività di supporto alla Chirurgia Otorinolaringoiatrica o Maxillo-Facciale: quando l’asportazione chirurgica del tumore è attuabile è considerata, spesso,  la scelta più opportuna. Tale intervento comporta inevitabilmente  una perdita di tessuti di una parte del volto o la creazione di una comunicazione tra strutture che normalmente sono separate (es bocca e cavità nasali). A seconda del distretto colpito, il danno può essere funzionale, estetico o la somma di tutti e due. In ogni caso ha pesanti ripercussioni psicologiche e sulla vita di relazione del malato.E’ pertanto sempre necessaria una ricostruzione della parte asportata dopo la chirurgia del tumore.

Esistono oggi due strade percorribili: la ricostruzione chirurgica e quella protesica.

Non sempre è preferibile ricostruire chirurgicamente i tessuti asportati, sia per le caratteristiche del difetto, sia per i limiti che la terapia oncologica impone. Dopo l’intervento chirurgico è frequente la necessità di radioterapia o di chemioterapia, condizioni che possono complicare l’attecchimento dei delicatissimi interventi di chirurgia ricostruttiva.

In alcuni casi la ricostruzione protesica offre possibilità ricostruttive rapide, restituendo al paziente, in tempi veloci, una qualità della vita accettabile. Tale ricostruzione protesica è operata da una branca specialistica dell’Odontoiatria: la “protesi maxillo-facciale”

Grazie a tale approccio riabilitativo è possibile ridurre i disagi dovuti all’asportazione chirurgica del palato, consentendo al paziente una rapida ripresa della normale alimentazione e fonazione, e ricostruire l’estetica di porzioni di volto asportate (naso, occhio, orecchio, etc.), consentendo al paziente il rapido reinserimento nella vita sociale.

La terza edizione del convegno arriva nel decennale dell’attivazione a Brescia di un’attività di Protesi Maxillo Facciale. La Protesi Maxillo Facciale si è sviluppata a Brescia grazie alla collaborazione con la Clinica Orl diretta dal Prof. Piero Nicolai. E’ una attività divenuta  oggi molto intensa poichè il reparto di Otorinolaringoiatria degli Spedali Civili è  una eccellenza che richiama molti pazienti anche da altre regioni.

Scopo di questa terza edizione del convegno, è quello di coinvolgere tutte le Sedi Universitarie Odontoiatriche che si occupano di protesi maxillo facciale per  approfondire il percorso odontoiatrico del paziente oncologico testa e collo: dalla pianificazione dell’intervento di asportazione del tumore e alla conseguente ricostruzione chirurgica o protesica del difetto prodotto.

Partecipano all’evento colleghi provenienti da 13 sedi universitarie nazionali e da due scuole europee.

In particolare ricordiamo la presenza delle tre scuole nazionali più attive in materia: la scuola di Firenze con il Prof Roberto Branchi che è stata la prima ad attivarsi in Italia, quella di Torino con il Prof. Gianfranco Gassino, allievo del prof Giulio Preti, che è stata elemento trainante per l’insegnamento della protesi maxillo facciale in Italia e la scuola di Bologna con il Prof. Roberto Scotti ed il dott Leonardo Ciocca  tra le più attive sull’innovazione tecnologica in ambito odontoiatrico- protesico.

Importantissima è anche la presenza del Prof Enrico Gherlone, Membro del Consiglio Superiore di Sanità, Presidente eletto del Collegio dei Docenti di Odontoiatria, che testimonia l’attenzione della categoria a questa disciplina. Obiettivo dell’incontro è quello di stimolare, grazie a tavole rotonde di specialisti, la produzione di protocolli condivisi, dalle Scuole nazionali e internazionali aderenti all’iniziativa, per il trattamento protesico-odontoiatrico del paziente oncologico testa e collo.

L’aspetto ricostruttivo odontoiatrico-protesico è purtroppo ancora un’attività rara nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, non ancora presente nell’elenco delle prestazioni riconosciute dal Servizio Sanitario Nazionale ( Livelli Essenziali di Assistenza). La stesura di protocolli terapeutici condivisi rappresenta il primo passo per definire le indicazioni cliniche delle procedure protesiche-odontoiatriche. Fine ultimo è che si possa arrivare celermente all’inserimento nei L.E.A. di questa attività di grande valore etico e sociale.

L’evento è a numero limitato di posti per info 0376 262195

Prof. Giorgio Gastaldi: coordinatore del Comitato Organizzativo

 

 


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