William Choi, DMD assistente alla University of California, in un recente articolo pubblicato su di un sito americano dedicato al marketing odontoiatrico ritiene ineluttabile il passaggio alla radiologia digitale.
“Le ore trascorse in camera oscura aspettando la formazione dell’immagine su di una pellicola, respirando l’odore acre dei liquidi di sviluppo alla dental school mi hanno spinto -scrive il dr Choi - a dotare ogni sala dello mio studio di sensori digitali”.
Come non essere d’accordo con il collega californiano che elenca alcuni vantaggi della radiologia digitale rispetto alla pellicola:
1)Tempo di lavoro dell’assistente di circa 30 minuti per una pellicola (sviluppo, fissaggio, asciugatura, archiviazione) si riduce notevolmente da pochi secondi per una RVG a qualche minuto per una piastra ai fosfori; istantanea è poi l’archiviazione della radiografia.
2) I costi. Secondo una stima ADA, se lo studio esegue 25 rx al giorno dopo un anno recupera l’investimento fatto per l’acquisto dei sensori.
3) Convenienza. Facilità di stoccaggio e di richiamo dell’immagine a video. Rapida duplicazione. Possibilità di invio via mail per teleconsulti. Migliore capacità diagnostica per i possibili ingrandimenti dell’ immagine a video.
4) L’immagine radiografica a video migliora la comunicazione con il paziente e favorisce l’accettazione del piano di cure.
5) Ridotta dose di raggi somministrata al paziente, eliminazione dei liquidi di sviluppo potenzialmente tossici per il personale e l’ambiente.
I vantaggi della radiologia digitale sono innegabili e si apprezzano maggiormente in uno studio informatizzato con un network (PC in rete) e dotato di idonei software gestionali.
A cura di Davis Cussotto: odontoiatra libero professionista Twitter @DavisCussotto