La Commissione Europea ha avviato nel 2012 una consultazione per la predisposizione dell’Action plan for enterpreunership 2020 che è stato approvato ieri. L’obiettivo è quello di promuovere all’interno dell’Unione una policy comune verso il sostengo delle imprese ma anche dei liberi professionisti che per la prima volta vengono considerati, come avviene già per le imprese, “motori dello sviluppo e dell'occupazione e in quanto tali destinatari di politiche di sostegno mirate”.

“Quella di considerare le libere professioni come motore della crescita dello sviluppo degli Stati membri della UE al pari delle imprese, ma ben distinte da queste, è una vera e propria svolta”, ci dice Giampiero Malagnino Vicepresidente Vicario della AdEPP, associazione cha ha partecipato agli incontri con la Direzione Generale per le imprese e l'industria della Commissione Europea che ha seguito le consultazioni. “Ricordo –continua Malagnino- che la UE ha sempre considerato gli Ordini professionali come associazioni di imprese ed i liberi professionisti al pari delle imprese stesse senza riconoscerci la specificità e l’importante ruolo sociale che abbiamo. Questo documento riconosce non solo la specificità delle libere professioni ma concede alle stesse importanti sostegni per l’esercizio al pari di quelli già concessi alle imprese, decisione che tornerà particolarmente utili ai dentisti liberi professionisti che vogliono per esempio investire in nuove tecnologie ma anche ottenere fondi per l’aggiornamento continuo”.

Un riconoscimento ottenuto grazie all’impegno di AdEPP e dell’Italia, ci tiene a ricordare Malagnino, visto che molti dei punti presenti nel documento sono stati proposti proprio dall’associazione.

 “Il documento predisposto dalla Commissione – spiega Andrea Camporese presidente AdEPP – contiene alcuni importanti passaggi che riconoscono ai liberi professionisti il loro indiscusso ruolo nello sviluppo del Paese e dell’occupazione e li individua come i futuri destinatari di politiche di sostegno mirate. Dal facile accesso al credito alla necessità di seguire il professionista durante l’intero ciclo di vita, garantendo e sostenendo la continuità e l’adeguatezza del reddito, con una particolare attenzione al tema degli oneri amministrativi e burocratici, che ostacolano lo start up di impresa e competitività, da oggi il professionista ha gli stessi diritti e opportunità di un piccolo e medio imprenditore”.

Questi i punti presenti nell'Action plan approvato dalla Commissione Europea di interesse per le libere professioni:

- Ogni impresa ha bisogno di politiche specifiche in considerazione della natura giuridica, della dimensione e del settore di appartenenza. Questo principio si applica anche alle libere professioni;

-  Si ritiene fondamentale favorire il facile accesso al credito e a tutte le informazioni utili alla piccola e media impresa;

-  Si afferma l'importanza di seguire la piccola impresa durante l'intero ciclo di vita, principio cardine importante per gli enti di previdenza in quanto dalla continuità e adeguatezza del reddito dipende la sostenibilità reale delle casse di previdenza;

-  Si affronta il tema degli oneri amministrativi e burocratici, che ostacolano lo start up di impresa e la competitività. In questo paragrafo si fa riferimento anche alle libere professioni:

-  Data la rilevanza delle libere professioni nell'economia europea, verrà costituito un gruppo di lavoro specifico per analizzare i fabbisogni dei liberi professionisti con particolare riferimento all'internazionalizzazione, accesso al credito e semplificazione. L'obiettivo è di promuovere una Carta europea delle libere professioni.