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Tar Lazio riammette decine di studenti iscritti ad odontoiatria ma che non avevano superato i test di ammissione. E’ la fine del numero chiuso commenta il coordinatore UDU
[lunedì 14 gennaio 2013]

Il Tar Lazio il 10 gennaio scorso ha ammesso ai corsi di laurea di medicina ed odontoiatria decine di studenti che non avevano superato i test di ammissione dello scorso settembre. Ora la parola passa alla Corte Costituzionale che dovrà esprimersi sulla costituzionalità del numero chiuso, fino ad allora, la sentenza è prevista per l’estate, gli studenti ammessi dal Tar potranno frequentare le lezioni e dare gli esami.

Quella del 10 gennaio non è che l’ultima di una serie di sentenze con le quali il Tar Lazio ha accolto le richieste dell’Unione degli Universitari (UDU), casi molto diversi tra loro che hanno fatto immatricolare nelle ultime settimane, ricordano dall’associazione, centinaia studenti non iscritti a varie facoltà.

Stando a quanto reso pubblico dall’UDU il Tar avrebbe riconosciuto “illogicità della previsione di un punteggio minimo applicabile che non consente lo scorrimento della graduatoria in presenza di posti vacanti”, che pure erano disponibili in mancanza di un numero sufficiente di idonei.

Gli ultimi studenti ammessi dal Tar, competente a livello nazionale, avevano svolto la prova presso la Statale di Milano.

“Questa sentenza è importantissima prechè va ad abbattere il numero chiuso”, commenta il Michele Orezzi coordinatore nazionale UDU. “E’ una rivoluzione, è il più grande passo in avanti di sempre verso un’università libera e senza ostacoli”.

“Il  Tar -spiegano dall’UDU motivando la sentenza-  ha ammesso un gruppo di studenti di Milano, Firenze, Parma e Messina esclusi per punteggio troppo basso durante il test nel loro ateneo: abbiamo dimostrato che questi studenti con lo stesso punteggio per cui sono rimasti fuori a Milano, sarebbero entrati alla Sapienza di Roma, e il TAR ci ha dato ragione. Non solo ammettendo gli studenti ma facendoli immatricolare nell’ateneo milanese. Con questa vittoria e con gli altri successi al Tar di questi giorni il numero chiuso e’ messo ko in modo inesorabile e definitivo. E’ un precedente incredibile, il TAR del Lazio le cui sentenze hanno valore nazionale censurano il decreto di Profumo sulle macroaree di accorpamento tra più atenei. Aspettiamo la pronuncia della Corte Costituzionale sul principio di incostituzionalità del numero chiuso, fiduciosi nella vittoria. Il Tar e il Consiglio di stato hanno detto una cosa chiara: se dimostri che nella tua stessa facoltà, in un qualsiasi altro ateneo italiano, uno studente è entrato con un punteggio più basso del tuo, tu hai diritto ad essere immatricolato dell’ateneo dove hai sostenuto il test”.

La conseguenza, continuano dall’UDU,  è che oggi  tutti gli studenti con un punteggio non troppo basso di tutte le facoltà a numero chiuso d’Italia, da Medicina ad Architettura passando a per Veterinaria e Odontoiatria e che hanno sostenuto il test e sono rimasti fuori, possono fare ricorso immediato al Presidente della Repubblica e essere ammessi nella facoltà dove hanno sostenuto il test.

 


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