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Le patologie professionali dell’odontoiatra si possono alleviare con il "tape". I consigli del chinesiologo
[mercoledì 6 marzo 2013]

La giornata lavorativa dell’odontoiatra comporta il mantenimento di posture scorrette per lunghi periodi. Questo produce forti squilibri sull’apparato osteoarticolare nel suo complesso. Colonna, spalle, braccia, polsi e dita delle mani sono i più bersagliati da queste  posture sbagliate.

Un dolore protratto nel tempo rischia di diventare una vera e propria patologia.

Per contrastare questa tendenza o affrontare un problema già espresso, si deve seguire un programma personalizzato di riabilitazione, fare dello stretching durante la giornata lavorativa per recuperare durante le pause oppure assumere antidolorifici o antiinfiammatori se necessario.
Con l’avvento del "tape" c’è una nuova concreta possibilità di evitare o diminuire l’uso di farmaci e risolvere una grande quantità di fastidiosi dolori.

Il "tape" è una tecnica relativamente nuova di bendaggio che consente appieno il movimento proteggendo la parte danneggiata.
Si esegue con un particolare cerotto in cotone, spalmato al di sotto con una colla acrilica priva di lattice, resistente all’acqua e al sudore per almeno tre giorni oltre i quali va sostituito perché perde le sue proprietà.

Non rilascia farmaci e va applicato sulla pelle asciutta, pulita e priva di peli.

Il tape può:


•Assistere e normalizzare la dinamica del flusso dei fluidi

•Assistere e promuovere l’auto riparazione del tessuto

•Assistere e guidare l’adattamento del tessuto nella sua nuova condizione

La prima funzione detta anche linfatica, è stata già illustrata nello scorso articolo, focalizziamo perciò l’attenzione sugli altri due effetti terapeutici del tape.

In presenza di una contrattura muscolare o di un infortunio a un legamento o a un tendine il tape consente di continuare a lavorare mentre svolge la sua funzione antiinfiammatoria e di sostegno.

Come?

Inibendo l’azione di un muscolo ipertonico o agevolando la contrattilità di uno ipotonico.

L’azione dipende dalla direzione in cui applichiamo il tape:

-dall’origine all’inserzione di un muscolo ne agevoliamo l’azione


-dall’inserzione all’origine lo inibiamo.

E’ chiara quindi l’importanza della diagnosi e della conoscenza dell’anatomia prima dell’applicazione per ottenere un buon risultato; è vivamente consigliato  rivolgersi sempre a personale qualificato.

Fatta la diagnosi, tagliando il nastro in modo appropriato, si può controllare il dolore provocato da cervicalgia, dorsalgia, lombalgia, sciatica ed epicondilite. Dolori alle spalle, alle braccia, ai polsi e alle mani  causati dalle vibrazioni degli strumenti a ultrasuoni. Con poche applicazioni il dolore si risolve e si passa alla fase successiva di consolidamento in cui il tape ha la funzione di assistere e guidare la parte lesa nella sua nuova condizione di normalità.

Un’altra opportunità per l’odontoiatra è di usufruire del tape come sostegno per una giornata particolarmente faticosa, applicandolo al mattino con una tensione un po’ più decisa del solito per poi toglierlo alla fine della giornata.

In conclusione il tape non si sostituisce ai farmaci tradizionali, ma si affianca a essi consentendone un uso più moderato se non addirittura, in alcuni casi, nullo.
Va sempre usato insieme  a una corretta attività fisica e a un’equilibrata dose di stretching giornaliero.

Silvia Cavallini chinesiologo professionista

Sull'argomento leggi anche:

[13/02/2013] Il (cerotto) tape, cosa è come utilizzarlo in odontoiatria. I consigli del chinesiologo



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