Ad annunciarlo è lo stesso Ente previdenziale di dentisti e medici ricordando che l’aumento è stato accreditato sul cedolino di marzo insieme agli arretrati relativi ai mesi di gennaio e febbraio.
“I provvedimenti adottati dal Governo e dal Parlamento in materia di blocco della perequazione –ricordano dall'ENPAM- riguardano infatti solo l’Inps e l’ex- Inpdap, ma non toccano la maggior parte delle Casse dei Professionisti. Le pensioni dell’ENPAM vengono rivalutate ogni anno in misura pari al 75 per cento dell’indice Istat, fino al limite di 4 volte il trattamento minimo Inps e del 50 per cento dell’indice per la quota eccedente, senza alcun tetto”.
La rivalutazione decorre dal 1° gennaio di ciascun anno, ma viene materialmente applicata sul rateo di marzo, con pagamento degli arretrati dei due mesi precedenti.
Sulle pensioni pagate all’inizio di marzo tuttavia è stato fatto anche il conguaglio delle addizionali Irpef (comunale e regionale) relativo ai primi tre mesi dell’anno.