Stando ai dati degli iscritti all’Albo degli odontoiatri nei prossimi 10 anni lasceranno la professione, per raggiunti limiti di età, quasi 13 mila dentisti se consideriamo gli attuali iscritti con più di 59 anni; tra 20 anni altri 13 mila se consideriamo quelli che oggi hanno tra i 54 ed i 59 anni.
Odontoiatra, che come gli altri liberi professionisti, poco pensa al futuro previdenziale se non quando è in prossimità della pensione accorgendosi che l’assegno che percepirà non sarà sufficiente per sostenere lo stile di vita sostenuto prima del pensionamento.
Ma oggi i dentisti pensionati quanto percepiscono?
Da una pensione mensile lorda minima di € 0,03 a un massima di € 6.556,87 stando ai dati che ci ha fornito il Centro Elaborazione dati ENPAM.
Gli odontoiatri “puri”, quelli iscritti solo all’Albo degli odontoiatri in pensione al 31 dicembre 2012 sono 652. L’importo medio mensile lordo della pensione percepita è di 541€, quello medio annuo è di 6.490 €. L’importo mediano mensile lordo è quantificato in 453€ mentre quello annuale 5.435 €. L’ammontare, mediano, dei versamenti di un pensionato odontoiatra è di 33.509 euro.
Bisogna ricordare che gli importi, contenuti, sono dovuti al fatto che il fondo Quota “B” è un fondo molto giovane nato negli anni ’90 e per questo il calcolo della pensione è basato su pochi anni di versamenti dal 1990 in avanti.
Per quanto riguarda i dentisti pensionati doppi iscritti, questi sono 2.508. L’importo medio, lordo, della pensione mensile è di 527€, quello annuo 6.324€. L’importo mediano mensile lordo ammonta a 385€ mentre quello annuo a 4.624€. L’ammontare mediano dei versamenti del singolo pensionato è di 24.766€
Considerando l’intera popolazione dei pensionati odontoiatri, 3.160, l’importo mediano lordo della pensione mensile del singolo pensionato è di 406€ mentre quella annuale ammonta a 4.868€. I versamenti effettuati dal singolo pensionato, la stima è sempre quella mediana, è di 34.007€.
“ Per meglio leggere questi dati –ci spiega il dott. Evangelista Giovanni Mancini Componente della Consulta Fondo Generale della Quota “B”, rappresentante per la Lombardia- è necessario chiarire la differenza tra valore medio e valore mediano nell’ambito di una valutazione statistica. Nel nostro caso quando consideriamo la pensione media, abbiamo un valore aritmetico che è influenzato dai dati estremi ovvero da quelli troppo bassi e da quelli troppo alti. E questo in un contesto previdenziale come il nostro potrebbe essere un po’ fuorviante. Più indicativo invece è il valore mediano che si riferisce non a una media aritmetica ma a una media posizionale ovvero a un valore che sta al centro di un insieme e quindi nel nostro caso dire che l’importo mediano annuo lordo di pensione di tutta la popolazione odontoiatrica è di 4.868 euro vuol dire che il 50 % percepisce una pensione fino a 4.868 e il restante 50% una pensione che supera questo valore. Così il dato è depurato dall’influenza dei valori estremi e manifesta meglio la situazione ad oggi dei dentisti in pensione”.
“Altra considerazione importante –conclude il dott. Mancini- è che questi valori sono riferiti a colleghi che hanno potuto versare nel Fondo Quota B per un numero di anni non elevato(solo dal 1990) e pertanto con un ammontare di contribuzione complessivo non elevato.”