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Alimentazione e salute orale, i consigli del nutrizionista: la prevenzione comincia a tavola
[lunedì 17 giugno 2013]

Il prof. Giorgio Calabrese, astigiano medico specializzato in scienze dell’alimentazione è uno dei volti noti della televisione italiana e consulente di importanti istituti, aziende ed Enti italiani ed europei tra cui il Ministero della Salute.

Da anni all’attività professionale abbina un intenso lavoro di divulgazione volta a motivare gli italiani verso una corretta e sana alimentazione scrivendo per alcune importanti testate, tra le tante ricordiamo la rubrica che condivide con la moglie Caterina su Sette de Il Corriere della Sera.

Al prof. Calabrese ho chiesto alcuni consigli da trasmettere ai nostri pazienti in tema di corretta alimentazione mirata alla salute orale.

Giorgio,  cosa possiamo  fare per mantenere un buon rapporto con il cibo?

Cominciamo col dire che il senso di fame e di sazietà sono regolati da processi biochimici. Capita spesso di avvertire fame nonostante non si sia digiuni, e questo accade perché sono anche stati emozionali a stimolarla. Gli ormoni prodotti durante le diverse situazioni emotive che viviamo inducono o meno il senso di fame a seconda di come ci si sente: felici, tristi, nervosi, stressati, ecc. Dal punto di vista psicologico, è grazie alla forza di volontà che riusciamo a controllare la fame compulsiva che porta a consumare alcuni alimenti che nell’immediato “soddisfano” il palato, come i dolci in genere, ma che certamente non aiutano la nostra forma fisica. Per tenere a bada la fame consiglio a tutti di fare almeno 5 pasti ridotti nell’arco della giornata, invece dei consueti 2/3, al fine di mantenere stabile il livello di insulina nell’organismo: questo evita che si scateni quella fame da lupi che ci porta a mangiare qualsiasi cosa ci capiti sotto mano.

Libri, giornali e web ci presentano diete miracolose, come  orientarci?

Purtroppo la gente vuole dimagrire nell’immediato, questo è il punto. C’è la ricerca della pillola miracolosa che permetta di mangiare quanto si vuole, qualsiasi cosa e magari allo stesso tempo dimagrire. Dimentichiamo troppo spesso che noi siamo i fautori della dieta mediterranea, l’esaltazione della corretta alimentazione, riconosciuta dalla stragrande maggioranza dei nutrizionisti come la migliore al mondo in fatto di completezza dei nutrienti apportati. Le diete che puntano ad un dimagrimento eccessivo e rapido comportano uno scombussolamento del metabolismo. Il processo legato alla produzione dell’insulina va in tilt, e non appena si ricomincia a mangiare un po’ di più, magari pasta o pane, il pancreas riprende a produrre insulina in abbondanza, il senso di fame via via cresce e non si riesce più a limitarsi. Proprio con questo meccanismo si riprendono i chili persi con interessi da usuraio: persi 20 se ne riacquistano 30.

Quali alimenti sono più dannosi per la salute della nostra bocca?

I cibi che comportano i maggiori effetti negativi sono quelli ricchi di grassi: tali grassi, infatti, vengono in parte già assorbiti dai vasi della mucosa orale, e contribuiscono ad acidificare eccessivamente la bocca. Gli enzimi amilolitici, implicati nel processo di scissione degli amidi cotti, patiscono per questa eccessiva acidità ed hanno difficoltà ad aggredire gli zuccheri, i quali rimanendo per un tempo maggiore nella bocca determinano la proliferazione dello Streptococco mutans, l’agente responsabile della carie.

Quali raccomandazioni  possiamo dare noi dentisti ai  pazienti in tema di alimentazione?

Innanzitutto dite ai pazienti che si mangia con eccessiva fretta e si ingoia il cibo quasi senza più masticarlo, per via dei tempi sempre più ridotti che abbiamo a disposizione: bisogna, quindi, consigliare di masticare più a lungo i cibi, altrimenti complichiamo la fase digestiva. Inoltre, è opportuno ricordare sempre di adottare un’alimentazione il più possibile varia, attingendo alla vasta offerta di prodotti che la nostra dieta mediterranea ci mette a disposizione. Solo una nutrizione diversificata consente di mantenere quel giusto ph all’interno della bocca che preserva dentina e papille gustative. Ribadire poi che bisogna fare almeno 5 pasti al giorno, più ridotti rispetto ai 2/3 che solitamente facciamo, senza mai trascurare l’igiene orale, lavando i denti ogni qualvolta si consuma del cibo per evitare l’accumulo di placca.

A cura di: Davis Cussotto odontoiatra libero professionista Twitter@DavisCussotto


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