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Sottoscritto anche per il 2013 l’accodo sulla detassazione per gli studi professionali del 10% sulle retribuzioni di produttività
[mercoledì 19 giugno 2013]

Anche nel 2013 i professionisti titolari di studio potranno applicare l’imposta sostitutiva del 10% sulle componenti accessorie della retribuzione, legata ad incrementi della produttività, qualità, redditività, innovazione ed efficienza organizzativa.

E’ stato infatti sottoscritto il 13 giugno 2013 da Confprofessioni (la Confederazione italiana delle libere professioni alla quale aderisce ANDI) e le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil l’accordo quadro che prevede l’applicazione della tassazione agevolata su diverse voci della busta paga dei dipendenti degli studi professionali: lavoro supplementare, clausole elastiche e flessibili, straordinari, lavoro notturno, festivo e domenicale e altre prestazioni legate all’aumento della produttività negli studi.

L’accordo sulla detassazione, che coinvolge oltre un milione di dipendenti degli studi professionali e aziende collegate che applicano il Ccnl degli studi professionali, spiegano da Confprofessioni, si sposta ora sul territorio, dove le delegazioni regionali della Confederazione si sono già attivate per recepirne i contenuti attraverso intese locali con le organizzazioni sindacali. L’imposta ridotta sulle componenti accessorie della retribuzione è prevista dal Dpcm 22 gennaio 2013 e prevede che le somme erogate a titolo di retribuzione di produttività, in esecuzione dei contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale e degli accordi interconfederali vigenti, siano soggette a una ritenuta a titolo di imposta (sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali) pari al 10%.

L’agevolazione fiscale per l'anno 2013 opera entro il limite complessivo di 2.500 euro lordi, in favore dei lavoratori titolari di reddito da lavoro dipendente non superiore all’importo di 40.000 euro lordi.

 


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