Il testo del Ddl che, se approvato, istituirebbe l’odontoiatra di famiglia è praticamente lo stesso presentato nella scorsa legislatura dall’On. Erminio Quartiani non più rieletto.
Secondo la proposta dell’On. Vinicio Giuseppe Guido Peluffo (Pd) compito dell’odontoiatra di famiglia è quello di fornire all’assistito le prestazioni essenziali di tipo preventivo, conservativo, estrattivo, ortodontico e protesico riabilitativo ma con modalità diverse.
Per diventare odontoiatra di famiglia i professionisti titolari di studio, anche in forma associata, o di ambulatorio dovranno presentare una domanda di convenzionamento ed il numero di pazienti assistiti dall’odontoiatra dovrà essere adeguato alla struttura e al personale dello studio professionale o dell’ambulatorio, al fine di garantire il livello qualitativo delle prestazioni.
Queste le prestazioni erogabili: visita, detartrasi, sigillatura, cura della carie dentaria, incappucciamento della polpa dentaria, terapia canalare di denti mono o pluriradicolati, ricostruzione di denti devitalizzati con perni o con viti, estrazione di denti decidui o permanenti, rimozione di protesi fissa, ricopertura protesica con applicazione di corona o di corona con perno su denti non altrimenti recuperabili, protesi mobile parziale o totale, ortodonzia infantile fino al compimento del quattordicesimo anno di età.
Il costo delle prestazioni per i pazienti saranno stabilite da un nomenclatore tariffario nazionale, per le protesi oltre al pagamento della quota prevista dal nomenclatore l’assistito pagherà le spese di laboratorio sostenute dall’odontoiatra, previa esibizione delle fatture emesse dal laboratorio.
Per finanziare il tutto sarà creato un fondo regionale per l’odontoiatria. I soggetti che dichiarano un reddito superiore a 8.000 euro, e che vorranno utilizzare l’odontoiatria di famiglia, dovranno versare al fondo il 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e 24 euro annui per ciascun familiare a carico di età superiore a sei anni.
All’odontoiatra di famiglia spettano i sette ottavi della quota capitaria per assistito, stabilita in conformità a quella spettante ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta e versata con le modalità previste per i medesimi soggetti. L’ottavo della quota capitaria del fondo sarà destinato al potenziamento dell’odontoiatria pubblica.