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I tagli alla sanità australiana eliminano i servizi odontoiatrici per i disabili. Fino a 4 anni per un appuntamento da un dentista pubblico
[giovedì 20 giugno 2013]

Anche il governo australiano, guidato dal primo ministro Julia Gillard, è alle prese con la spending review e per fare quadrare i bilanci ha deciso di chiudere il Commonwealth’s Chronic Disease Dental Scheme, il sistema sanitario pubblico che eroga cure dentali ai malati cronici (disabili e sieropositivi). 

L’obiettivo è quello di risparmiare 1 miliardo di dollari tagliando uno dei fiori all’occhiello del welfare australiano. 

Il  CCDDS forniva  trattamenti odontoiatrici a circa un milione di pazienti cronici.

Il  danaro risparmiato resterà, così viene promesso, nel settore dentale e verrà utilizzato per potenziare il sistema sanitario pubblico di prevenzione rivolto all’infanzia. 

Dando la notizia dei tagli i media australiani hanno ricordato come le attese per un paziente disabile che vuole farsi visitare da un dentista convenzionato con il pubblico possano arrivare anche a 4 anni.

Oltre ai tagli dei fondi, in Australia c’è anche il problema della carenza di dentisti nelle vastissime zone rurali scarsamente popolate dove c’è un odontoiatra ogni 3500 abitanti.

A cura di: Davis Cussotto, odontoiatra libero professionista Twitter @DavisCussotto

 


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