E’ questo il messaggio che il presidente AIO Pierluigi Delogu ha inviato al Ministro della Salute Beartice Lorenzin dal 26° Congresso Scientifico AIO svoltosi ad Alghero.
“Basterebbero meno di cento milioni di euro, che è il costo di un calciatore come Cristiano Ronaldo, il fuoriclasse del Real Madrid: questi soldi basterebbero al Servizio sanitario nazionale per coprire a “prezzo politico” le sigillature dei denti e le visite inerenti di tutti i bambini italiani appartenenti a nuclei familiari a basso reddito”, ha detto Delogu spiegando come si arriva a quella cifra.
“Gli italiani in età scolare tra i 5 e 9 anni, età filtro per una visita odontoiatrica di screening rispetto alla carie, sono il 5 per cento della popolazione, cioè 3 milioni. Di questi, solo un 20 per cento incamera un reddito Isee annuo inferiore a 8 mila euro, arriviamo a 600 mila unità. Le sigillature dei molari da praticare possono arrivare a quattro per ogni bambino, e ciascuna potrebbe essere portata a prezzo calmierato di 40 euro. Il conto è presto fatto: 160 euro per 600 mila uguale 96 milioni di euro”.
E chi assisterebbe questi bambini?
I dentisti liberi professionisti che vorranno aderire all’iniziativa e che potrebbero essere pagati dal SSN oppure rimborsati con detrazioni fiscali, spiega il presidente AIO.
“Non è importante indicare chi pagherà il dentista –continua Delogu- l’importante è fare capire al Ministero il valore del creare attenzione verso la prevenzione, una attenzione che servirebbe anche a sensibilizzare i cittadini con redditi Isee superiori alla soglia degli 8 mila euro. Per questo si deve creare un progetto che promuova la prevenzione prevedendo visite preventive anche per adulti e anziani a basso reddito".
Nell’attesa che il Ministero decida di attivare un progetto di prevenzione odontoiatrica, a livello nazionale, AIO ha iniziato l’attività di formazione verso gli 8 mila iscritti all’associazione sulle linee guida ministeriale cominciando proprio con quelle rivolte alla prevenzione. Dal prossimo anno, poi, l’intenzione è quella di coinvolgere anche pediatri, medici di medicina generale e pazienti.
“Come sappiamo –dice Delogu- la crisi sta costringendo le famiglie a rinunciare alle visite di controllo e le conseguenze di questo le stiamo toccando con mano nei nostri studi. Dopo anni in cui era quasi impossibile riscontrare una carie visitando un bambino oggi non è più una rarità, sintomo che la salute orale viene trascurata. Per evitare di avere tra qualche anno degli adulti, malati, dobbiamo investire oggi sulla salute dei giovani”.