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Sistri obbligatorio per gli odontoiatri. Il Ministero incontra la CAO ma la soluzione non è semplice: difficile distinguere i professionisti dalle imprese
[lunedì 16 settembre 2013]

Dopo la modifica delle norme che riguardano il SISTRI, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, che obbligano anche i medici ed i dentisti che producono rifiuti pericolosi ad aderirvi, la CAO ha incontrato, informalmente, nei giorni scorsi l’avvocato Maurizio Pernice, in rappresentanza del ministro Andrea Orlando, impegnato -spiega la CAO in un comunicato- “fuori sede per attività istituzionali”.

Scopo dell’incontro quello di portare all’attenzione del Ministero dell’Ambiente le problematiche per gli odontoiatri nate dopo l’introduzione delle nuove regole.

“I liberi professionisti non possono essere considerati imprese e quindi come tali non possono essere automaticamente assoggettati al sistema SISTRI - ha precisato al ministero Giuseppe Renzo - anche se, ovviamente, i professionisti della sanità sono pronti a fare il loro dovere per quanto riguarda il corretto smaltimento delle modeste quantità di rifiuti sanitari pericolosi che provengono dagli studi odontoiatrici” .

Maurizio Pernice, stando a quanto ha riportato la CAO,  pur segnalando la difficoltà di distinguere la figura dei professionisti da quella degli imprenditori, a causa di alcune sentenze della Corte di Giustizia Europea che tendono ad equipararle, ha condiviso la necessità di prevedere, nell’ambito della normativa regolamentare che dovrà essere emanata dal Ministero dell’Ambiente, significativi elementi di semplificazione delle procedure a carico dei liberi professionisti che agiscono nell’ambito di uno studio privato.

Per la CAO si dovrebbe prevedere che gli oneri burocratici siano posti a  carico delle imprese di smaltimento, cui già da tempo gli Odontoiatri si rivolgono per i rifiuti sanitari.

Della stessa opinione è anche ANDI che nei giorni scorsi ha inviato ad alcuni parlamentari, tra cui il presidente della FNOMCeO Amedeo Bianco, una bozza di emendamento in cui si chiede di indicare che l’adesione al SISTRI deve essere obbligatoria unicamente per enti e imprese che producono rifiuti speciali pericolosi (come era prima dell’approvazione del Decreto di agosto) o che si occupano della raccolta o del trasposto di tali rifiuti o che effettuano operazioni di raccolta o smaltimento degli stessi.

Intanto il Ministro Orlando, invece, nulla ha detto a tal proposito durante il suo intervento alla Camera rispondendo ad alcune interrogazioni presentate.

Sull’argomento leggi anche:

[11/09/2013] Rifiuti, scatta l’obbligo anche per i dentisti di aderire al SISTRI. Contrarie le associazioni mediche ed odontoiatriche. Venerdì i chiarimenti del Ministro

 


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