Chi Siamo Iscriviti Archivio L'Esperto risponde Archivio SOle 24 Ore Odontoiatria  
“..Io con i numeri non mi trovo...”, i consigli del dott. Tiziano Caprara nella gestione dello studio
[venerdì 20 settembre 2013]

“Guarda, chiedimi tutto, ma non parlarmi di numeri”; “Quanto devo segnare alla voce stipendio?”; “Ti mando tutta la documentazione e tu mi fai il tariffario”... queste sono alcune delle frasi  che i colleghi  mi riportano quando iniziamo a parlare di analisi dei costi o di numeri della professione.

Sono pochi i dentisti che amano gestire tale aspetto. Ed è normale che sia così. A nessuno piace avere a che fare con i numeri (altrimenti saremmo diventati dei commercialisti), tuttavia siamo costretti a conoscere queste cifre “per causa del nostro lavoro”. Esistono colleghi con una notevole preparazione clinica, che tuttavia conducono un’attività economicamente fallimentare perché non sono capaci o non vogliono analizzare l’ambito gestional-economico.

Mi è sempre incuriosito il motivo per cui un dentista si venga a trovare in una simile realtà. Si può argomentare che la nostra preparazione, in quanto clinica, sia lontana da tali aspetti; tuttavia conduciamo un’attività libero - professionale, la cui gestione economica, rappresenta un aspetto importante per la sua sopravvivenza.

Dall’esperienze con i colleghi ho identificato 5 motivi per cui un odontoiatra trascura tali  ambiti e si viene quindi a trovare in una situazione “economicamente sfavorevole”.

1. La prima è la motivazione psicologica. I controlli su tali ambiti vengono effettuati raramente, “in compagnia” del commercialista e non sono un’esperienza piacevole. Personalmente dopo tali incontri, per “15 giorni dormivo come un neonato”, nel senso che mi svegliavo ogni due ore per piangere! Si viene così a creare un “ancoraggio” inconscio tra aspetto economico e notizie negative che spinge a stare lontano da tali calcoli.

2. Il secondo motivo è legato alla frequenza dei controlli. Una corretta pianificazione e un adeguato numero di verifiche periodiche rendono il nostro studio economicamente “sano”. Si può dire che una buona redditività sia direttamente proporzionale al numero di controlli che vengono effettuati. Molti dentisti purtroppo, compiono 2-3 valutazioni annuali e poi a fine anno tirano le somme per vedere “com’è andata”. Viene definita la strategia “aspetta e spera”. 

3. Il terzo motivo, è al presunta complessità. Questo può essere parzialmente comprensibile in quanto riceviamo una formazione prettamente clinica. Tuttavia nel tempo possiamo accrescere le nostre conoscenze. Ciò non significa seguire un “master in amministrazione finanziaria”, ma approfondire alcuni aspetti creando un personale sistema di monitoraggio. Non gestiamo aziende, ma piccole attività professionali. Possiamo quindi utilizzare sistemi di controllo più semplici e veloci, adatti anche professionisti che trascorrono la maggior parte del tempo a curare i pazienti.

4. Il quarto motivo è la mancanza di tempo. Si pensa che una simile analisi richieda molto tempo, una risorsa limitata per noi professionisti. Oltre allo studio c’è infatti la famiglia, il partner, gli amici e tutti richiedono tempo. E’ difficile trovare degli spazi per seguire un’analisi approfondita.  In realtà dopo aver impostato un sistema di monitoraggio per la raccolta dei dati, il tempo da dedicare periodicamente è limitato.

5. Il quinto e ultimo motivo, riguarda la percezione negativa. Il nostro lavoro è quello di curare le persone e relazionarci con esse. L’immagine che abbiamo di noi è quella dell’odontoiatra/medico che aiuta il paziente. Questa percezione può stonare con la figura del professionista che analizza i costi e sta attento al recupero crediti. Tali aspetti vengono considerati da qualche collega come “il lavoro sporco” . Tuttavia non tolgono nulla alla nostra professionalità, anzi la valorizzano.  Infatti un dentista che non controlla i costi, non potrà fornire prestazioni ai pazienti nel lungo termine oppure mantenendo una gestione “naif” creerà dei disservizi, che influenzeranno la percezione di qualità totale dello studio.

L’ambito economico è una parte integrante della nostra professione e deve quindi essere considerato come tale. Una quota del nostro tempo e della nostra formazione dovrà essere dedicata a questo fondamentale aspetto. La “Pianificazione Annuale Semplificata” (P.A.S.®) già attuata da vari colleghi ci può aiutare in questo.

Al corso “New Dental Order” valuteremo metodi pratici “da dentista per dentista”, in modo da poter gestire più facilmente tale importante aspetto.

A cura di: Dott.Tiziano Caprara


Riproduzione vietata Ritorna alle notizie
Aiutaci a mantenere viva l'informazione de ildentale: abbonati

 
Questo sito utilizza cookie di profilazione propri e di altri siti per inviare all'utente comunicazioni commerciali in linea con le preferenze manifestate durante la navigazione.
AVVISO: D-Press sas informa che, accedendo al sitowww.ildentale.it l'utente acconsente all'uso dei cookies per le finalità sopra indicate.
Proprietà D-Press sas PI:01362010058 redazione@ildentale.it