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Abusivismo: denuncie e condanne (lievi) della settimana. La CAO chiede nuovamente maggiori sanzioni. Gli odontotecnici dell’ANTLO valutano se costituirsi parte civile
[venerdì 16 aprile 2010]

23 persone denunciate, 8 strutture sequestrate sono il bilancio dell’azione dei carabinieri dei Nas di Torino nei primi mesi del 2010 nella repressione dell’esercizio abusivo della professione odontoiatrica. Tra i casi illustrati dai militari durante una conferenza stampa quello che da trent’anni lavorava esibendo un diploma di laurea svizzero (comprato), o quello che per giustificare la propria attività di fronte ai pazienti aveva appeso in sala d’attesa un diploma di laurea scaricato da internet e contraffatto. Ma le “miserie” di questi finti dentisti non finiscono qui; secondo quanto raccontato dai Nas c’è anche chi per camuffare il proprio studio aveva creato un sistema di finte pareti che avrebbero dovuto nascondere lo studio durante i controlli. L’ANTLO sta valutando se costituirsi parte civile contro gli odontotecnici denunciati “per il grave danno d'immagine recato a tutta la categoria degli odontotecnici che con fatica e sacrificio svolgono la loro attività onestamente rispettando le regole”.

In provincia di Treviso si è conclusa, con il rinvio a giudizio, l’inchiesta verso un medico dentista titolare di uno studio odontoiatrico e del diplomato odontotecnico che ci lavorava. Anche l’Ordine dei medici, informa la stampa locale, ha aperto un procedimento nei confronti dell’iscritto.

In provincia di Palermo i Nas hanno denunciato il medico titolare di uno studio dentistico ed un diplomato odontotecnico che lavorava al posto suo. Lo studio è stato sequestrato ed i due denunciati.

A Piacenza Abusivo e prestanome hanno patteggiato il reato di esercizio abusivo con la pena di 334 euro. La vicenda risale al 2009 quando i due furono stati scoperti dai Nas di Parma. Si attendono ora le sanzioni dell’Ordine nei confronti dell’iscritto prestanome.

Ad Agrigento un finto dentista ha patteggiato due mesi di reclusione (la pena è stata sospesa) per esercizio abusivo della professione. L’abusivo era stato scoperto ad esercitare la professione di dentista all’interno del suo appartamento dalla Guardia di Finanza. L’Ordine dei medici si era costituito parte civile.

Attraverso un comunicato stampa il presidente della CAO nazionale Giuseppe Renzo, sottolineando l’impegno delle forze dell’ordine nel cercare di reprimere il fenomeno dell’abusivismo, rilancia le richieste già avanzate durante la presentazione del Libro Bianco nel dicembre scorso:  inasprimento delle pene modificando l’art. 348 del Codice Penale oppure la depenalizzazione del reato di esercizio abusivo della professione prevedendo una sanzione amministrativa e pecuniaria estremamente elevata - da  20.000 a 200.000 euro - con conseguente confisca delle attrezzature.

Richieste che fino ad oggi sono state inascoltate non avendo registrato nessuna iniziativa in tal senso dalla politica.

 

 


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