Chi Siamo Iscriviti Archivio L'Esperto risponde Archivio SOle 24 Ore Odontoiatria  
Presentati gli emendamenti alla legge regionale sull’autorizzazione degli studi odontoiatrici in Basilicata: ma non convincono
[venerdì 2 dicembre 2011]

Nonostante gli incontri e le promesse avute dagli amministratori Regionali, CAO, ANDI ed AIO Matera, AIDI ed il Coordinamento degli Imprenditori del settore odontoiatrico ritengono insufficienti le modifiche previste dagli emendamenti da presentare in Consiglio Regionale alla legge autorizzativa per gli studi odontoiatrici.

“A prescindere dal fatto che gli emendamenti proposti dalla Regione Basilicata hanno accolto solo parzialmente le proposte da noi suggerite –ci dice l’avv. Pietro Ruggi in rappresentanza delle sigle sindacali e degli imprenditori- vi è da dire che non sono stati ancora superati quei profili di illegittimità, anche costituzionale, della legge. regionale Ne consegue che vedo poco margine di manovra e, soprattutto, credo che non ci sarà altra possibilità che risolvere la questione in sede giudiziaria”.

“Gli emendamenti che ci sono stati proposti  – continua Ruggi– non sono assolutamente in linea con quanto emerso dal colloquio, probabilmente c’è stata qualche interferenza di troppo da parte di chi pensa che restringere le maglie serva a tutelare il paziente: in realtà serve solo a mantenere il monopolio di chi già opera senza tutelare il diritto degli odontoiatri di domani ad avere pari opportunità di avviare una propria attività professionale. Non tutti hanno capito che la sindrome della poltrona vuota non la si supera monopolizzando la professione, ma migliorando la qualità del lavoro e riducendo i costi per la clientela”.

In particolare non piace la volontà di sottoporre tutti gli studi odontoiatrici ad autorizzazione preventiva che, spiega Ruggi, “esporrebbe gli studi odontoiatrici al rischio di attendere anni prima di poter aprire un proprio studio professionale. Visti i tempi della burocrazia regionale, ci vorranno non meno di tre anni prima che un odontoiatra ottenga un’autorizzazione. Dove in altre Regioni si tende a liberalizzare e a sburocratizzare, in Basilicata si è avviata una tendenza contraria”.

Sull’articolo che impediva agli studi odontoiatrici di avere all’interno un laboratorio odontotecnico se non gestito da un odontoiatria, le modifiche proposte vieterebbero senza eccezioni la possibilità di coesistenza nella stessa struttura tra studio odontoiatrico e laboratorio odontotecnico.


Riproduzione vietata Ritorna alle notizie
Aiutaci a mantenere viva l'informazione de ildentale: abbonati

 
Questo sito utilizza cookie di profilazione propri e di altri siti per inviare all'utente comunicazioni commerciali in linea con le preferenze manifestate durante la navigazione.
AVVISO: D-Press sas informa che, accedendo al sitowww.ildentale.it l'utente acconsente all'uso dei cookies per le finalità sopra indicate.
Proprietà D-Press sas PI:01362010058 redazione@ildentale.it