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Le risposte della politica alle richieste del settore. Sen. Rizzi: siamo disponibili a sostenere il comparto solo se saprà formulare proposte condivise
[lunedì 13 febbraio 2012]

La politica è disposta ad ascoltare e sostenere le richieste del settore dentale a patto che siano unitarie. E’ questa, in estrema sintesi, l’apertura che i politici presenti all’incontro organizzato da UNIDI sabato 11 febbraio fanno al settore dentale che chiedeva interventi precisi. Apertura che è poi la sostanza della politica: farsi carico delle istanze che arrivano dalle varie componenti della società civile e tradurle in norme e leggi. Il difficile è riuscire a concretizzare in atti concreti le richieste ricevute.

“Ci avete convinto –ha detto il Sen. Fabio Rizzi- dell’importanza che il settore dentale riveste nel panorama socio economico del nostro Paese e della necessità di intervenire in primo luogo per tutelare il cittadino, ma questo sarà possibile solo se il settore saprà portare avanti proposte condivise ed unitarie. Ora tocca a voi”. “Noi politici –ha continuato il Sen Rizzi- siamo spesso tirati per la giacca dalle singole categorie ma in assenza di progetti condivisi all’interno dello stesso settore diventa impossibile sostenerli e portarli avanti”.

Sulla stessa linea l’intervento del On Matteo Salvini (Europarlamentare della Lega Nord Padania) che ha ricordato l’importanza di fare lobbie in Europa considerando che in questi anni oltre al 70% delle leggi approvate dal Parlamento italiano derivano da direttive europee. On Salvini che chiede al settore, sui temi di interesse comunitario, di fornire proposte d’intervento concrete e dettagliate in modo da poterle tradurre in proposte parlamentari. “Il nostro compito –ha detto l’On. Salvini- è quello di raccogliere quanto il territorio ci chiede finalizzando le richieste con proposte concrete al Parlamento UE”.

In merito alle richieste avanzate dal settore qualche apertura, da parte della politica è arrivata come la necessità di puntare sulla prevenzione.

“Nelle Aule parlamentari –ha detto il Sen. Daniele Bosone (Vicepresidente Commissione Sanità Senato)-  effettivamente si parla poco di odontoiatria. In un periodo di crisi come questo, dove i cittadini faticano ad andare dal dentista e il SSN a dare le risposte adeguate, puntare sulla prevenzione, magari pensando ad interventi pubblici mirati, sarebbe un’ottima soluzione”.

Politica che non ha saputo, invece, dare delle risposte certe a due provvedimenti di cui si sono perse le tracce nelle Aule parlamentari: la proposta di legge Omnibus sulla Sanità, approvata dalla Camera e ferma in Commissione Sanità al Senato, sulla confisca dei beni per gli abusivi e quella dell’Albo delle professioni sanitarie. A conferma di come, specie in tema di abusivismo, si faccia presto a parlarne ed indignarsi ma sia molto difficile adottare provvedimenti concreti.

Politica e settore dentale che hanno auspicato un tavolo di confronto costante  individuando nel prossimo Expodental il luogo dove ritrovarsi per fare il punto sul lavoro fatto. “Però troviamoci solo se abbiamo fatto qualche passo importante ed abbiamo qualche cosa di nuovo da raccontarci”, chiude lapidariamente il Sen. Rizzi.


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