“Prevenire è meglio di curare” è stato il primo slogan del Mese della Prevenzione Dentale grazie al quale ANDI e Mentadent hanno convinto gli italiani a lavarsi i denti, slogan fatto proprio da tutta la medicina per spiegare che la prevenzione è la migliore cura possibile.

Messaggio che non sembra essere stato del tutto recepito dagli italiani stando a quanto rilevato da una ricerca commissionata dall’Osservatorio Sanità di UniSalute, la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza e assicurazione sanitaria che offre, grazie a suoi 2.600 studi odontoiatrici convenzionati, anche prestazioni odontoiatriche.

Secondo la ricerca il 43% degli italiani con più di 30 anni si occupa di questioni legate alla propria salute solo in presenza di un sintomo o di un dolore. Si tratta di quasi un adulto su due che non fa alcuna attività di prevenzione medica ma si sottopone a visite ed esami solo quando è il proprio corpo a lanciare specifici messaggi di aiuto. Percentuale dei poco attenti verso la prevenzione che sale al 63% nella fascia dei 30-35 anni, probabilmente perché ci si sente sani, e non migliora neppure per gli over 55 dove solo il 48% dichiara di fare controlli una volta l’anno. Più sensibili alla necessità di un check-up periodico sono in particolare i cittadini del Sud (53%); al Nord invece solo il 46% svolge un’attività di controllo preventivo. Le donne sono più attente degli uomini verso alla prevenzione.

Analizzando i dati per le varie branche della medicina si scopre che un uomo su due (49%) non ha mai effettuato una visita andrologica o urologica mentre il 27% delle donne non ha mai effettuato una mammografia. Meglio per la prevenzione oculistica (il 95% ha effettuato almeno una visita), cardiologica (l’82% degli over 30 effettua visite ed esami sullo stato di salute del proprio cuore). Meno confortanti i dati sui controlli audiometrici, solo il 48% ne ha effettuato almeno uno, o quelli angiologici mai effettuati dal 71% degli italiani.

E la prevenzione orale?

Dalla ricerca UniSalute sembra che gli italiani abbiano recepito il messaggio dell’importanza della prevenzione visto che solo il 3% ha dichiarato di non aver mai effettuato una visita odontoiatrica. I più attenti sono le persone tra i 30 ed i 35 anni (il 100% ha dichiarato di aver effettuato nel corso della loro vita almeno una visita preventiva dal dentista), tra i 35 e 44 anni gli attenti alla prevenzione sono il 97%, percentuale simile anche per gli over 55 (96%). Leggermente più attenti alle visite preventive odontoiatriche gli italiani che risiedono nel Nod-Est (100% ha effettuato almeno una visita), leggermente meno quelli del Centro (98%), del Nord-Ovest (97%) e quelli del Sud ed Isole (96%). Italiani che per effettuare le visite odontoiatriche scelgono prevalentemente il dentista privato (85%) a differenza di quanto fanno per altre branche della medicina: per l’oculistica hanno scelto strutture private il 52%, per visite audiometriche il 17%, per quelle angiologiche il 9%.

Quindi, stando ai dati UniSalute, gli italiani sono consapevoli dell’importanza delle visite preventive che, però, praticano non con continuità stando ai recenti dati diffusi da AIDI che evidenziavano come il 60% degli italiani non si era recato da un dentista nell’ultimo anno.

Incrocio di dati che conferma la necessità di una campagna informativa in tal senso e di politiche rivolte alla promozione della prevenzione odontoiatrica. In questo i fondi integrativi attivati nell’ambito dei contratti di lavoro o polizze assicurative potranno essere d’aiuto per incentivare una corretta prevenzione odontoiatrica includendo tra le prestazioni comprese anche la visita preventiva annuale.