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D’Achille (CAO Bologna): ECM le sanzioni per chi non si aggiorna sono già previste. Dobbiamo garantire ai cittadini che gli iscritti sono professionisti coscienziosi perché si aggiornano
[martedì 18 settembre 2012]

Dopo aver letto sul nostro giornale le dichiarazioni del presidente FNOMCeO Amedeo Bianco in merito alla sanzionabilità o meno degli iscritti che non ottemperano a quanto dettato dal sistema ECM, ci scrive il presidente CAO di Bologna.

In relazione alla sanzionabilità di chi non ottempera alla formazione, credo, che si stiano affermando dei concetti forvianti, che non aiutano il professionista ad inquadrare il problema. L’articolo 19 del Codice Deontologico già prevede che chi non ottempera all’obbligo di formazione commette un illecito disciplinare sanzionabile tramite il richiamo, la censura, la sospensione, la radiazione.

Il Decreto legge in merito non fa altro che recepire quanto già affermato dal Codice Deontologico assumendo l’obbligo di formazione non più solamente come norma deontologica ma come legge dello Stato. Pertanto, per sanzionare chi non adempie alla formazione obbligatoria, non necessiterebbe una modifica al Codice Deontologico, basterebbe applicare (cosa mai fatta) l’Art. 19.

Altra cosa è il concetto che l’ECM, con i suoi crediti, non rappresenta un fine, ma un mezzo per spingere tutti i Colleghi a mantenersi aggiornati, non per adempiere ad un obbligo che oggi non è più solamente deontologico, ma anche legale,  ma per tutelare un diritto costituzionale, vale a dire il diritto alla salute.

Mi pare superfluo ricordare a tutti noi che a nessuno farebbe piacere essere curato da un professionista che non si è mai aggiornato, allora, perché continuare ad osteggiare l’obbligo della formazione?

La sfida degli Ordini non è stabilire quale dovrà essere la sanzione ma portare tutti i medici ad aggiornarsi per il bene dei Cittadini, affinché gli episodi di mala sanità diventino sempre meno. L’ECM mal funziona? Facciamola funzionare, i mezzi ci sono.

Come Presidente d’Albo mi sento responsabile dei miei Colleghi e mi piacerebbe poter dire alla cittadinanza che i miei iscritti sono dei professionisti coscienziosi, che per il bene dei propri Pazienti, sacrificano tempo libero e lavoro onestamente retribuito, per aggiornarsi, per offrire tecniche all’avanguardia. Il conseguimento dei Crediti Formativi costituisce prova documentale dell’impegno di un Professionista nella formazione.

Volendo concludere, le sanzioni già esistono, bisognerà, ragionevolmente, valutare come applicarle,  e quando applicarle, possibilmente, con modalità uniforme sul territorio nazionale, evitando un eccesso di discrezionalità.

Dott. Carlo D’Achille: Presidente CAO OMCeO di Bologna


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