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Riforma degli Ordini delle Professioni Sanitarie, pronte le modifiche al Ddl Fazio che potrebbe essere approvato in Commissione in sede deliberante. Confermata l’autonomia all’Albo degli odontoiatri
[venerdì 9 novembre 2012]

Dopo le anticipazioni sulla possibile approvazione del Ddl Fazio fornite dal presidente nazionale ANDI arrivano le prime conferme e si comunicano a chiarire i possibili sviluppi.

L’occasione è una circolare inviata ieri 8 novembre ai presidenti degli Albi provinciali degli odontoiatri dal presidente nazionale CAO Giuseppe Renzo in cui informa sul futuro del Ddl Fazio ed in particolare sulla riforma degli ordini delle professioni sanitarie.

Secondo quanto scrive il presidente Renzo il Ddl 2935 (il Ddl Fazio), attualmente in Commissione Igiene e Sanità del Senato, “potrebbe essere approvato in sede deliberante cioè direttamente dalla stessa Commissione senza il passaggio in aula”. Passaggio che sarà poi necessario alla Camera visto che il testo verrebbe comunque modificato; ma il passaggio dovrebbe essere molto breve e non prevedere ulteriori modifiche assicurano fonti ben informate.

Rispetto al testo licenziato dalla Camera, la Commissione dovrebbe modificare l’articolo 7, quello che riguarda la riforma degli Ordini delle professioni sanitarie, in quanto in sede deliberante, spiega il presidente CAO, non vi è la possibilità di approvare deleghe come invece era previsto nel testo originale.

Nella nota non vengono anticipate le novità che il nuovo testo conterranno e che dovrebbero ridisegnare organizzazione e compiti degli Ordini dei medici chirurghi ed odontoiatri, dei veterinari e dei farmacisti; viene invece indicato che la propsota del nuovo testo è stato elaborato dal Comitato Centrale e dal Consiglio Nazionale straordinario convocato martedì 6 novembre.

Sottolineando che la CAO nazionale “è stata partecipe e protagonista”, il presidente Renzo anticipa che il nuovo testo contiene “tutte quelle innovazioni già previste nella delega legislativa con ulteriori elementi certamente positivi per la nostra professione. E’ stata prevista, infatti, l’autonomia gestionale, la rappresentanza esponenziale della professione e l’esercizio in piena autonomia delle funzioni disciplinari di tutte le professioni sanitarie organizzate in albi e costituite in Ordini”.

Nell’articolato, assicura Renzo con soddisfazione, “è prevista, tra altre importanti modifiche, finalmente, in modo formale l’Assemblea dei Presidenti CAO che dovrà essere regolamentata nell’abito dei successivi decreti ministeriali di attuazione”.

 


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