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La polemica sui servizi di Striscia sul turismo odontoiatrico finisce in Parlamento, il Sen. Rizzi chiede di “riequilibrare la correttezza informativa”
[venerdì 16 novembre 2012]

I servizi di Moreno Morello sul turismo odontoiatrico andati in onda su Striscia la Notizia, e le conseguenti polemiche, arrivano nell’Aula del Senato grazie all’interrogazione parlamentare del Sen. Fabio Rizzi che scrivendo ai ministri della Salute, dello Sviluppo economico e delle Finanze chiede come intendono comportarsi con la trasmissione televisiva colpevole, per il senatore, della Lega Nord di aver fatto disinformazione su di un tema importante come quello della salute odontoiatrica.

Per il Sen. Rizzi i servizi inducono impropriamente l'utente a considerarne una non praticabile, comparabilità tra le prestazioni offerte dai dentisti stranieri e quelli italiani “senza tenere in alcuna considerazione le differenti condizioni socio-politiche dei Paesi interessati ed il differente approccio scientifico e tecnico agli interventi ed all'assistenza del paziente” oltre a dare una rappresentazione inadeguata dei criteri di cui occorre invece tener conto per la valutazione della prestazione sanitaria odontoiatrica, ingenerando nell'utenza la propensione alla scelta di prestazioni professionali incidenti sulla propria salute sulla base di un mero criterio economico e non fondato sulla valutazione di standard qualitativi e di assistenza nel tempo che nel nostro Paese sono garantiti al paziente per tradizione e formazione specialistico-professionale ed in osservanza degli obblighi di legge. I servizi televisivi, continua il Sen. Rizzi “ingenerano altresì nell'utenza una erronea rappresentazione sulla stessa adeguatezza ed economicità complessiva della prestazione resa all'estero, in quanto non evidenziano che, al di là dell'appropriatezza dell'intervento ivi svolto, la prestazione sanitaria resa nel Paese terzo non garantisce al paziente la fruizione di servizi altrettanto fondamentali quali la prevenzione, l'assistenza post intervento di breve e lungo periodo e il controllo periodico dello stato di salute del cavo orale anche a prevenzione di patologie correlate (ad esempio neoplasie del cavo orale)”.

Ricordando i danni generati dalle prestazioni odontoiatriche  inadeguate e quanto queste indicano sul SSN se sono state effettuate all’estero, il Sen. Rizzi chiede ai ministeri competenti:

se il Governo intenda intervenire, ed in quali termini, in ordine alla diffusione verso l'utenza televisiva (per di più di un programma di grande popolarità tra il pubblico) di dati privi di fondamento scientifico, idonei ad ingenerare nell'utenza una errata rappresentazione di servizi essenziali per la salute del cittadino;

se intenda intervenire, ed in quali termini, in ordine all'utilizzo improprio dello strumento televisivo nel trattare tematiche di primaria rilevanza e costituzionalmente tutelate, quali la salute dei cittadini, in termini a giudizio dell'interrogante assolutamente privi di valore scientifico e pertanto impropri rispetto alla collocazione e natura del programma di intrattenimento e delle competenze dei suoi autori e conduttori, che pure paiono intendere presentarsi quali fonti autorevoli e di orientamento per l'utenza pubblica;

se intenda chiedere chiarimenti in ordine ai motivi per i quali, a fronte peraltro della notoria situazione di contingenza economica che ha già fortemente colpito lo sviluppo produttivo del Paese, ed in particolar modo il settore odontoiatrico, una trasmissione di una rete televisiva italiana si sia rivolta in termini apertamente pregiudizievoli rispetto ad una categoria professionale italiana ed alla relativa filiera, a favore di operatori di Paesi terzi;

se intenda intervenire, ed in quali termini, per riequilibrare la correttezza informativa a tutela della professionalità, dell'operato e della redditualità della filiera del settore odontoiatrico italiano, che risulta gravemente pregiudicato dal fenomeno del cosiddetto turismo dentale e - conseguentemente - da rappresentazioni che paiono avere l'effetto di supportare tale fenomeno, a discapito non solo degli interessi della categoria professionale, ma anche e soprattutto della salute pubblica, con i relativi riflessi sul sistema sanitario, produttivo ed economico nazionale.

Probabilmente a Striscia sapere che un loro servizio ha succitato tante polemiche fino ad arrivare fino alle Aule parlamentari lo considereranno un punto a loro favore, vedremo come si comporteranno i Ministri chiamati in causa. 

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