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ANDI e FNOMCeO davanti alle Commissioni Bilanco ed Affari Sociali della Camera per capire come rendere sostenibile il SSN. Prada: si deve puntare sul dentista libero professionista. Guarda il video
[martedì 9 luglio 2013]

Continuano le audizioni delle Commissioni riunite Bilancio e Affari sociali della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla sfida della tutela della salute tra nuove esigenze del sistema sanitario e obiettivi di finanza pubblica.

Ieri 8 luglio sono stati ascoltati i rappresentanti della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (FNOMCeO); Federazione delle società medico-scientifiche italiane (FISM) e Federazione italiana per la salute pubblica e l’organizzazione sanitaria (FISPEOS); Sindacato dei medici italiani (SMI), Federazione veterinari e medici (FVM), Federazione patologici clinici, radiologi, medici del territorio e dirigenti specialisti (FASSID), Associazione nazionale dentisti italiani (ANDI) e Segretariato italiano giovani medici (SIGM); Federfarma, Federazione ordini farmacisti italiani, Sindacato nazionale farmacisti dirigenti del SSN (Si.Na.F.O.) e Assobiomedica.

Nella sua relazione il presidente nazionale ANDI Gianfranco Prada ha fotografato l’odontoiatria italiana sia dal punto di vista professionale che da quello del paziente. Una situazione non certo rosea quella presentata dove tra i numeri forniti spicca la pletora odontoiatrica ed il calo di pazienti che si fanno curare con la conseguenza di una minor qualità della salute dei cittadini italiani. “La conseguenza è avere tra qualche anno sempre più malati con problemi odontoiatrici significativi a cui il SSN non riuscirà a dare risposte acuendo ancora di più i costi e le differenze sociali per le mancate cure”, ha detto Prada.

La soluzione per il presidente ANDI è puntare su di un rapporto costruttivo tra liberi professionisti e SSN visto, anche, come oggi questo è organizzato: un riunito pubblico viene utilizzato per appena 3 ore al giorno.

Attivare una campagna informativa per sensibilizzare i cittadini verso la visita preventiva e la prevenzione orale, attivare un percorso di prevenzione a livello nazionale rivolto ai bambini in età evolutiva in rapporto con i dentisti liberi professionisti, aumentare le detrazioni fiscali per i pazienti che effettuano cure odontoiatriche, tutelare e sostenere la libera professione, lotta all’abusivismo.

Necessità di rivedere come è organizzato il SSN dal punto di vista odontoiatrico, oggi troppo costoso in funzione del servizio offerto, evidenziata anche da Sergio Bovenga per la FNOMCeO che ha ricordato come la crisi stia allontanando i pazienti degli studi odontoiatrici.

“Le visite negli studi odontoiatrici continuino a calare facendo venir meno anche alcuni presidi di carattere preventivo, non solo relativi alle patologie più comuni ma anche alle lesioni precancerose o cancerose in stadio iniziale e questo fenomeno colpisce in modo maggiore i soggetti più vulnerabili” si legge nel documento consegnato dalla FNOMCeO ai componenti delle Commissioni riunite..

Sull’argomento leggi anche:

[02/07/2013] Indagine conoscitiva sul Sistema Sanitario Nazionale. La Commissione Affari Sociali sente l’AIO che propone una campagna di sigillatura per i figli delle famiglie meno abbienti


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