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VISTO DA FUORI: cosa è successo e cosa succederà. Dal DDL Lorenzin all’assicurazione obbligatoria ma l’incognita è la durata del Governo
[lunedì 9 settembre 2013]

Anche quest’anno la nostra interruzione estiva del flusso di notizie giornaliere che vi offriamo non ha permesso di informarvi su alcune decisioni del Governo d’interesse per il settore odontoiatrico.

Come avevamo anticipato è stato posticipato di un anno l’obbligo di attivare e comunicare al paziente la polizza RC professionale. Un aiuto non tanto verso i liberi professionisti (che dovrebbero già averla attivata per essere tutelati) ma per medici ed odontoiatri dipendenti (in particolare quelli che collaborano con le ASL) che con l’entrata in vigore della norma prevista dal decreto dell’agosto 2012 avrebbero dovuto attivare una (onerosa) polizza assicurativa. L’anno di proroga dovrebbe anche consentire di regolamentare il settore dell’RC professionale in ambito sanitario connotato da difficili rapporti tra compagnie assicurative e professionisti inserendo tetti di spesa (regole tipo quelle adottate nel settore automobilistico) e vincoli anche per le assicurazioni.

Il Governo, su proposta del Ministro della Salute On. Beatrice Lorenzin, ha approvato un DDL che interviene su alcuni temi in ambito sanitario.

Tra questi quello che interessa in modo determinate il settore dentale è l’art. 5 che inasprisce le pene per abusivi e prestanome. Se verrà approvato quanto proposto nel caso di condanna i beni immobili e mobili utilizzati da abusivo e prestanome saranno confiscati mentre le pene previste per l’esercizio abusivo di una professione (art. 348 del CP) saranno aumentate del doppio se riguardano una professione sanitaria.

Sempre lo stesso DDL riforma gli attuali Ordini professionali in ambito sanitario. Poche le novità rispetto all’attuale organizzazione per quanto riguarda la componente odontoiatrica, sfumata ancora una volta l’autonomia richiesta da tempo. Tra le novità la separazione della funzione disciplinare da quella istruttoria.

Come sempre, il DDL Fazio insegna, la presentazione del provvedimento non implica la sua approvazione. Dalle dichiarazioni degli esponenti del Governo c’è l’intenzione di poterlo fare approvare dai due rami del Parlamento (verrà scelta la procedura d’urgenza) entro la fine dell’anno anche per riuscire a non creare vuoti legislativi per alcune norme in scadenza che il DDL vanno a sanare.

L’incognita è l’instabilità politica. Nei prossimi giorni sapremo se l’attuale Governo continuerà il suo operato o cadrà a causa della condanna dell’ex presidente Berlusconi per evasione fiscale di 7 milioni di euro: circa quanto evadono in un anno mille abusivi insieme secondo le stime della CAO nazionale.

Norberto Maccagno: direttore de ildentale.it


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