Sono stati 84.165 (+23% rispetto allo scorso anno) gli iscritti ai test di ammissione a medicina ed odontoiatria, nei prossimi giorni si saprà quanti hanno realmente effettuato il test. Di loro ne entrerà uno ogni 8.
Un esercito di aspiranti medici ed odontoiatri che porterà nelle casse delle varie sedi universitarie oltre 4 milioni di euro considerando il costo di iscrizione medio di 50 euro.
Come ogni anno non sono mancate le proteste degli studenti contro il numero programmato chiedendone l’abolizione in nome del diritto allo studio. I Codacons propone un ricorso collettivo.
Accolte invece le richieste di abolizione del bonus maturità, un meccanismo voluto dal precedente Ministro dell’Università che avrebbe dovuto premiare gli studenti meritevoli tenendo conto della qualità e severità dell’istituto in cui hanno studiato ma in realtà ha dimostrato fin da subito i suoi limiti e la non applicabilità. Il neo Ministro Maria Chiara Carrozza ha fatto approvare ieri dal Consiglio dei Ministri un decreto con cui lo abolisce già da questa tornata di test e non dal prossimo anno come precedentemente annunciato. Il Ministro ha annunciato che in un secondo tempo sarà studiato “una valorizzazione del curriculum scolastico degli studenti medi” per accedere all’università.
Ma i problemi non sono finiti, si preoccupano i presidenti di corso di laurea. La graduatoria unica nazionale che definirà gli studenti che entrano e quelli che saranno esclusi per il gioco delle rinunce e trasferimenti rischia di dilatare a dismisura il completamento delle iscrizioni delle matricole. Quando la graduatoria unica nazionale nel 2007 fu sperimentata per odontoiatria, alcuni atenei riuscirono a completare le iscrizioni solo a metà dell’anno scolastico.
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