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Elezioni CAO: il “manifesto” dei candidati. Difesa dell’autonomia dell’Albo degli odontoiatri e del potere disciplinare su decoro professionale, aggiornamento e pubblicità sanitaria. Il commento di AIO
[mercoledì 21 marzo 2012]

A pochi giorni dalle elezioni che indicheranno i membri della Commissione Nazionale Albo degli Odontoiatri in seno alla FNOMCeO, il presidente designato con i candidati alla Commissione pubblicano sul sito della Federazione un documento programmatico.

”Manifesto” nel segno della continuità sulla linea delle progettualità poste nei precedenti mandati in particolare sulla piena autonomia ordinistica degli odontoiatri, speigano.

“Nello scorso triennio –si legge- si sono raggiunti risultati importanti soprattutto per quanto concerne il definitivo riconoscimento del nostro ruolo come elemento di equilibrio nell’affrontare i temi della professione, nel contempo come punto di aggregazione e di rappresentanza di tutto il settore odontoiatrico”.

Tra gli altri risultati evidenziati il consolidamento dei rapporti con il Ministero dell’Università e con il mondo accademico che ha portato ad una “piena sintonia per quanto concerne la necessità di una riforma seria dell’esame di abilitazione che, così come attualmente previsto, costituisce una mera, inutile duplicazione dell’esame di laurea”. La proposta del Ministro Gelmini in accordo con il Ministero della Salute era quella di fare coincidere la discussione della laurea con quella dell’abilitazione professionale.

Altro tema condiviso “è la necessità di determinare la definizione del numero programmato nell’ambito almeno della UE, altrimenti, come tante esperienze anche recenti ci insegnano, la programmazione diventa puramente teorica a tutto svantaggio degli studenti più meritevoli che si vedono superati da colleghi più abbienti”. “Questi ultimi –continua il manifesto- aggirando le normative comunitarie, annientano il principio della programmazione stessa, a scapito di una corretta formazione che le nostre università sono pienamente in grado di offrire”. Un problema concreto che per la sua definizione, ci sembra, sia condizionato da un cambiamento di atteggiamento sia della UE in merito alla libera circolazione dei professionisti in Europa che del Parlamento italiano sulle liberalizzazioni delle professioni.

Nel documento i candidati alla CAO nazionale evidenziano come la vera mission dell’Ordine sia quella di garanzia a tutela della salute dei cittadini. In tema di competenze ordinistiche in campo disciplinare, i due settori indicati nel manifesto sono quello della pubblicità in ambito sanitario e della valutazione scientifico-culturale dell’attività dei professionisti. “Non esistono certamente elementi di contraddizione –scrivono i canditati- considerato che la tutela della salute può e deve essere garantita da professionisti di alto spessore culturale e deontologico, correttamente formati, e destinati ad un continuo, proficuo aggiornamento professionale”. Ed allo scopo di uniformare i comportamenti dei vari presidenti provinciali in tema di sanzioni disciplinari, viene annunciata l’intenzione di organizzare un importante seminario di studio ad hoc.

Non manca il riferimento alla necessità di un lavoro sinergico con tutte le componenti del comparto, ed in particolare con i sindacati di categoria, evitando sovrapposizione di ruoli.

Nessun passaggio invece riguardo la lotta all’abusivismo odontoiatrico.

Per il presidente AIO Pierluigi Delogu “il manifesto programmatico è condivisibile ma sicuramente i punti espressi non coprono tutti gli aspetti che crediamo debbano essere affrontati con urgenza nei prossimi mesi, come abbiamo espresso nel documento politico diffuso nei giorni scorsi”. “Come AIO, per il ruolo che ci compete –continua Delogu- ci impegneremo a far si che le problematiche da noi evidenziate vengano affrontate al più presto e ci auguriamo di avere nella futura CAO un interlocutore attento e disponibile con un reciproco atteggiamento costruttivo”.

Sulla composizione della lista dei candidati il presidente Delogu precisa che i nominativi indicati scaturiscono da una proposta autonoma e indipendente del presidente designato Giuseppe Renzo.

Leggi il manifesto programmatico

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